L’ accontentarsi non è per persone eccellenti. E’ per persone mediocri. Da quando emettiamo il primo vagito a quando esaliamo l’ultimo sospiro il nostro cammino è seminato da obiettivi da raggiungere. Per far fronte sia ai nostri bisogni che necessità. Parlare, camminare, scrivere, relazionarsi la vita è una costante gara all ’obiettivo, fatta di insegnamento e acquisizione dati. Ciò serve non solo per garantirci la sopravvivenza, ma anche per aumentare la nostra qualità di vita. E più ci si impegna, più si dedica del tempo a ciò che facciamo, più si migliora la nostra qualità. Ma non è per tutti così. C’è chi si accontenta di arrivare all’ obiettivo, c’è chi invece lo vuole migliorare e rafforzare. Così, se da una parte c’è chi si accontenta di cibarsi per saziarsi, dall’ altra c’è chi è alla continua ricerca di cibi di alta qualità che appaghino il suo piacere. Ed è così con tutti gli obiettivi. C’è chi si accontenta del diploma dell’obbligo, chi invece si laurea con 30 e lode. Chi si fidanza con la ragazza che capita, chi investe sul proprio futuro. Chi fa un qualsiasi lavoro, chi si costruisce un’ attività che lo appaga e così via. E così vediamo che ci sono persone che si dedicano anima e corpo per eccellere altre che si accontentano. Se è pur vero che chiunque sia dotato di strumenti e libertà, può raggiungere degli obiettivi (camminare, saper cucinare, fare figli, sposarsi) in realtà pochi li perfezionano diventandone eccellenze e puntando alla qualità per ogni cosa che fanno. Ma quale è la differenza? Infondo l’obbiettivo, lo raggiungono tutti. Si sposano, lavorano, sopravvivono. In realtà la differenza è enorme, perché ciò che ci perde o ci guadagna è la nostra qualità di vita. Immaginate 2 voi stessi. Uno che eccelle in tutto ciò che fa, sposa la donna dei propri sogni, vive in una casa di lusso, guida l’auto dei sogni, si veste come vuole, fa un lavoro gratificante, va in vacanza in hotel a 5 stelle ecc.) mentre l’altro che vive in modo mediocre …s’accontenta. Chi vorreste essere? Chi si accontenta di arrivare a fare ciò che è considerato il minimo sindacale per poter vivere in modo dignitoso, in realtà si accontenta di vivere una vita MEDIOCRE, di essere una persona MEDIOCRE. E una persona mediocre, si circonderà di mediocrità e crescerà figli mediocri. E le vite mediocri muoiono sole ed infelici. Sebbene la vita sia fatta di difficoltà, sta a noi decidere come affrontarle. Essere adulti significa scegliere come vivere la propria vita, dove investire le proprie energie, a cosa impegnarsi. Anche se certe scelte ci sono imposte (lutti, malattie, disastri ) sta a noi decidere come affrontarle. Se da persone mediocri od eccellenti. E questo può fare una grande differenza sulla qualità di vita che vivrete. Impegnarvi per raggiungere la qualità, sia di voi stessi che della vita che voi volete avere (lavoro,relazioni,amici,stile di vita) fa di voi persone felici, realizzate e speciali e questo vostro essere speciali verrà riversato sulla vostra famigli, sugli amici e sulla collettività, diventando modelli di vita perfettibile da emulare. Ma accontentarsi del piatto pronto, del partner mediocre, di uno stile di vita mediocre porterà ad una vita infelice e malata. Perché se decidete di vivere di mediocrità avrete anche atteggiamenti e pensieri mediocri.
Le persone mediocri
- sono vigliacche, perché non vogliono riconoscere che la mediocrità è a causa loro;
- sono inaffidabili non sono costanti né coerenti non sanno affrontare sé stesse e scappano difronte alle loro responsabilità dando la colpa ad altri o mollando dicendo che non possono farcela;
- sono invidiose perché quando non arrivano ad ottenere un risultato non guardano alle loro mancanze, ma guardano al risultato altrui credendo che sia stato fortunato o rubato;
- fanno le vittime perché non volendo affrontare le conseguenze della loro condotta di vita danno colpa alla sfortuna, agli altri. .e questo essere vittime fornisce loro un alibi per giustificarsi a continuare ad essere mediocri e per impedirsi di riconoscersi come artefici della loro mediocrità e quindi di cambiare;
- sono pigre preferiscono auto convincersi che è meglio accontentarsi che essere felici;
- non sono autentiche perché non hanno agito per scelta ma per comodità. Come si può credere di essere amati da una persona mediocre se poi ci dimostra che noi siamo stati una seconda scelta?
E’ la qualità che fa la differenza, non la quantità. E per puntare alla qualità ci vuole sacrificio, dedizione ed impegno. Ma, alcune persone vedono gli impegni come supplizi dai quali stare lontano e preferiscono accontentarsi. Una parte sono coloro che pur di non impegnarsi sminuiscono gli obiettivi; altri sono deboli e sanno di non avere abbastanza spirito e capacità per perdurare nell’impegno.
Ogni impegno richiede disciplina, sacrificio e dedizione. Sebbene non vi siate mai dedicati a migliorare ed ad impegnarvi nel diventare ciò che vorreste essere e magari preferite invidiarlo o eliminarlo accontentandovi, voi sapete bene come vorreste vivere ed essere per essere appagati del vostro stile di vita ideale, come sapete bene cosa odiate dei vostri atteggiamenti. Ma vi siete sempre giustificati, pur di non impegnarvi a cambiare. Ed il risultato è che siete rimasti imprigionati nella mediocrità imprigionando anche altri, perché se avete avuto la fortuna di incontrare persone eccellenti, rischiate di fare ricadere nella mediocrità anche loro, condannandoli ad una vita mediocre. Ma ora potete cambiare perché siete voi che lo potete fare, lo dovete a voi stessi e forse qualcuno di voi lo deve a chi gli è vicino. Certo, noi possiamo cambiare solo quegli aspetti che sono modificabili, ma perché non iniziare da subito? Volete essere persone eccellenti, fare il lavoro che vi piace, sposare una donna eccellente e renderla felice, avere figli eccellenti, una carriera di prestigio, amici gradevoli, successo personale, riconoscimento sociale, avere uno stile di vita sano e ricco, arrivare soddisfare qualunque obiettivo o accontentarvi di raggiungere solo alcune cose e anche con mediocrità? Dr.ssa Visconti Salvi
CONSIGLIO DELLA SOCIOLOGA: Il primo passo per uscire dalla mediocrità è fare una lista del vostro stile di vita. Il vostro atteggiamento, carattere, comunicazione, emotività, la vostra forma fisica, il vostro stato di salute, il vostro partner, i vostri figli, il vostro tempo libero, il vostro lavoro, le vostre amicizie, la casa dove vivete, la vostra auto, le vostre vacanze e così via. Dopo avere fatto la lista, date ad ogni cosa un punteggio di qualità 5 mediocre 6 soddisfacente 8 eccellente. Una volta dato il punteggio fate dividete l’ elenco fra ciò che ritenete “soddisfacente” e ciò che ritenete “mediocre”. Vi sorprenderà verificare che molti aspetti della vostra vita vengono vissuti al limite della sopravvivenza e dell’accettabilità. Inoltre resterete sorpresi quando vi renderete conto che gli aspetti mediocri sono concatenanti e condizionano altri aspetti. La mediocrità è una abitudine malsana a cui ci si assuefa, che vi rende ciechi e pigri della quale liberarvi, perché è la mediocrità che vi impedisce di arrivare a soddisfare qualunque obiettivo. Rendetevi conto che la vostra vita appartiene a voi e solo voi potete decidere se, quando e come cambiarla. A questo punto concentratevi sugli aspetti che ritenete “mediocri” e ad ogni aspetto scrivete quali sono secondo voi le motivazioni che vi hanno impedito di avere “soddisfazione” da quell’ aspetto. Al termine, scrivete quale è stata la prima scelta mediocre che avete fatto e che ha dato il via alla concatenazione di eventi mediocri. Una volta individuata sapete che dovete concentrarvi su quella e fate un piano di attacco che diventerà UN IMPEGNO COSTANTE CON VOI STESSI. E a quel punto il lavoro dipende da voi. Non sarà facile ma se volete davvero cambiare e smetterla di accontentarvi dovete trovare la giusta motivazione. All’ inzio sarà difficoltoso e duro, ma dopo pochi mesi vedrete che diventerà un’ abitudine e non dovrete più sacrificarvi a mantenerlo. Perchè l’eccellenza come la mediocrità, quando diventa automatica diventa facile da ottenere.
Esempio donna: Aspetto fisico: voto 5 motivazione: E’ da più di 5 anni che non riesco a dimagrire, ogni volta mi dico che lo devo fare ma c’è sempre un motivo che mi fa rimandare, non posso vestirmi come mi piace e quindi mi trascuro. Salute: voto 5. A causa del sovrappeso ho il colesterolo alto, il diabete e l’osteoporosi. Relazioni: voto 5. Non mi piaccio e quindi non riesco ad avere una relazione con uomini che mi piacciono e mi accontento. Eccetera. Comincerete già a capire che dalla prima scelta mediocre (trascurare il proprio aspetto fisico) è diventata anche mediocre la salute e la vostra relazione. Non è forse ora di impegnarsi a modificarlo?
Esempio uomo: Carattere impulsivo ed autoritario; voto 5 motivazione: Quando ero giovane questo carattere mi piaceva ma nel tempo mi ha fatto perdere molte occasioni, amici e partner. Salute: Ho la pressione alta, soffro di insonnia, ho momenti di picco in cui vado a mille e momenti in cui sono esausto. Lavoro: Il mio carattere mi ha fatto lasciare molte possibilità e mi scontro con tutti prima o poi. Comincerete a capire come sia quel lato specifico del vostro carattere ad avere condizionato ogni aspetto della vostra vita. Non è forse ora di impegnarsi a modificarlo?
Se volete porre un quesito scrivete o mandate un video-messaggio
[contact-form-7 id=”5″ title=”Posta del cuore”]
Matteo Santoro dice
Salve sono Matteo.. ho letto la sua buona volontà nell’ambito della mediocrità e pigrizia..ci sono finito dentro.lei pensa un sociologo possa aiutarmi?? grazie mille
romina dice
quindi lei è una persona felice e appagata?
Dottoressa Salvi dice
Non conosco la sua situazione e fornirle consigli in tal senso è piuttosto aleatorio, tuttavia credo che se una persona voglia migliorarsi può e deve trovare la sua strada e gli strumenti sono molti compreso quello sociologico
Dottoressa Salvi dice
La felicità è una questione di momenti, io punto personalmente più alla serenità. In quanto appagata certamente.
Antonio dice
A parole è tutto semplice. Poi vorresti chiarirti le idee e decidi di parlare un pò con uno specialista del tipo psicoterapeuta al quale ad ogni domanda che gli fai te ne risponde con altre due…. Alla fine l’unica cosa certa è l’onorario e le idee doppiamente confuse. Le cose vanno come devono andare e cercate di buttare meno soldi possibili con questi professionisti che hanno per la maggiore le idee meno chiare delle vostre. Ciao
Dottoressa Salvi dice
Purtroppo capita… capita che si incontrino persone che ci mettano più confusione che altro… è capitato anche a me. E non solo con lo psicoterapeuta ma questo accade con i medici, gli avvocati, i commercialisti e via dicendo.. Purtroppo capita, ma ciò non significa che perchè è capitato sia la regola. Mai mollare, se una porta non si apre o ci ha portato in una direzione sbagliata per noi anche se sembrava giusta apriamone un altra. Mia nonna mi diceva sempre che solo alla morte non c’è rimedio… e non era una psicologa.
Non molli 🙂