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I disturbi flebolinfatici derivano da una cattivo funzionamento del sistema linfatico dovuto ad un rallentamento o un’alterazione del flusso linfatico del sistema linfatico. Il sistema linfatico è il nostro “spazzino” coadiuvando il sistema immunitario; il suo compito è quello di rimuovere tossine, acidi urici, detriti cellulari, batteri, farmaci, patogeni e prodotti dagli scarti metabolici, mediante la linfa. Quando il flusso linfatico è compromesso vi è un accumulo di liquidi e un travaso di sostanze tossiche negli interstizi cutanei determinando edema, gonfiore, dolore, pelle fredda al tatto nelle zone di stagnazione. Spesso questa condizione produce aumento del numero e della grandezza degli adipociti con formazione di pannicoli e cellulite. Nell’ottica della cura e profilassi delle cause della patologie linfatiche e venose lo Studio Salvi propone un percorso intensivo con tecniche innovative adatto a condizioni di stasi linfatica da gravidanza, menopausa, sovrappeso, vita sregolata, e linfedemi dovuti a patologie metaboliche, insufficienze vascolari o terapie oncologiche.
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Indicazioni
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Tipi di stasi linfatica
- localizzata: è presente agli arti inferiori, piedi o avambracci e mani con gonfiore, edema, pelle fredda
- generalizzata: provoca mixedema ossia ritenzione di liquido e conseguente gonfiore generalizzato presente agli arti inferiori, arti superiori, pancia, schiena, gozzo. Ciò provoca anche aumento del peso per effetto di stagnazione dei liquidi
Segni e sintomi
Le manifestazioni cliniche sono ritenzione idrica, a volte edema, pesantezza alle gambe o alle braccia, alterazioni nella consistenza della pelle es. cellulite, alterazioni del microcircolo, stanchezza segno di Stemmer o della fovea. Il trattamento della stasi è mirato a migliorare i sintomi e prevenire complicazioni dovute al “tilt linfatico”.
- Ritenzione liquidi locale o generale
- Edema localizzato
- Sensazione di tensione o dolore nella zona colpita
- Alterazioni cutanee (cellulite, pelle disidratata, spenta, follicolare, dura al tatto)
- Prurito
- Alterazioni nella pigmentazione
- Cambiamenti strutturali (aumento del volume e degli adipociti)
- Aree fredde al tocco
- Se linfedema e per pazienti diabetici possibilità di ulcere cutanee
- Se linfedema e per pazienti diabetici o complessi Erispela
Cause
Le cause della stasi linfatica comprendono:
- il rallentamento del circolo linfatico: gravidanza, sovrappeso, dieta povera di liquidi, inattività
- l’ostruzione dei vasi linfatici che può essere associata a condizioni come immobilità, esisti post operatori, traumi
Malfunzionamento del sistema linfatico che potrebbe dare:
- Linfedema primario: causa di anomalie congenite del sistema linfatico
- Linfedema secondario: condizioni o fattori esterni che danneggiano il sistema linfatico quali Chirurgia, Radioterapia, Infezioni, Traumi, Obesità, Insufficienza venosa cronica, Immobilità, Malattie autoimmuni, Diabete, Terapie farmacologiche, Protesi o dispositivi medici, Infiammazione cronica
- Rischi di stati e trombosi: fattore V di Leiden, cause genetiche, autoimmuni
- Malattia del connettivo
Il Metodo |
TERAPIA 3D LINFATICA METODO SALVI® La Terapia 3D Linfatica Metodo Salvi® è una terapia medica profonda che agisce sui vasi linfatici attivando l’automatismo di eliminazione del liquido interstiziale e della linfa in profondità. Il drenaggio profondo unito all’azione lipolitica e antinfiammatoria rappresenta una tecnica medica efficace che garantisce la riattivazione delle stazioni linfoghiandolari: foce linfovenosa succlaveare, clavicolare, toracica, ascellare, inguinale, addominale poplitea, mediante un appropriato sistema di manovre codificate di conduzione. Le stazioni linfatiche intasate da accumuli di cristalli e sostanze plasmatiche tossiche impediscono lo scorrimento della linfa che stagnando infiamma l’intero sistema coinvolto. La Terapia 3D Flebolinfatica convoglia la linfa fuoriuscita dagli spazi interstiziali nel compartimento soprafasciale liberando gli ingorghi. |
PRESSOTERAPIA Medica ad infrarossi La compressione pneumatica medica (CPM) rispetto a quella estetica utilizza maggiori millimetri di mercurio. Le pressioni esercitate dal sistema medico variano sino ai 160 mmHg a secondo delle caratteristiche dell’edema e con una durata di 40 minuti. Questa metodica determina l’utilizzo dell’elettro infrarosso con azione plasmatica. |
TERAPIA FISICA COMBINATA A seconda delle comorbilità o sintomatologie che si presentano in un quadro che vede coinvolto un paziente con ritenzione idrica o linfedema, sarà possibile utilizzare terapie fisiche mirate che possano: attivare il metabolismo cellulare per velocizzare i meccanismi di smaltimento delle tossine e del liquido interstiziale, ossigenare il sangue e dare un maggior contributo di ossigeno contrastando gli ossidanti, migliorare il ritorno venoso, vasodilatare o vasocostringere i vasi secondo indicazioni, migliorare l’elasticità cutanea. |
TERAPIA CELLULITE La terapia della Dottoressa Salvi è indicata e risolutiva nei casi di aumento ponderale, ritenzione idrica, cellulite, gonfiore, grasso localizzato, pelle secca e spenta; queste disfunzioni sono un segnale di allarme estetico ma che riproduce un problema di sofferenza metabolica e vascolo-linfatica. Per migliorare questa condizione che si accompagna spesso a dolore alla palpazione, gambe pesanti e stanche, dolore alle gambe o gambe irrequiete anche la notte, stanchezza, gambe fredde è necessario risolvere le cause alla base di queste patologie attraverso terapie riabilitative e mediche e non agire solo sull’aspetto estetico che ne deriva. Va ricordato che la netta distinzione tra PEFS/PEF (cellulite) e AD (adiposità localizzata) è senz’ altro utile ai fini diagnostici e di prevenzione ma bisogna tener presente che nella pratica clinica i quadri di maggior riscontro sono quelli misti, dovuti cioè ad alterazione del microcircolo e ad un accumulo eccessivo di tessuto adiposo. Il corretto trattamento parte quindi da un attenta valutazione medica, oltre che clinica anche strumentale (ecografia, doppler), che potrà suggerire la scelta da compiere per la terapia più indicata. |
TERAPIA CAPILLARI Il laser vascolare consente di trattare inestetismi e patologie vascolari di viso e corpo. Unitamente per il trattamento di insufficienza venosa si utilizzano tecniche di “scleroterapia” non obliterativa “dolce” che si estende a tutta la rete venosa superficiale con “rigenerazione” che comprende la fibrosi che non è né un processo sclerotico, né obliterante. Le vene varicose ed i capillari dilatati delle gambe, fino all’aspetto estremo alla comparsa di ulcere venose, sono condizioni molto frequenti, presenti in più del 50% della popolazione adulta occidentale, che colpiscono entrambi i sessi, anche se con netta prevalenza del sesso femminile. Possono comparire in età giovanile oppure più avanzata, peggiorare con la gravidanza, o dopo utilizzo di contraccettivi orali (pillola) e altre terapie ormonali. Molti pazienti, hanno fino ad oggi rinunciato a curarsi perché convinti di dover essere necessariamente sottoposti ad intervento chirurgico e/o scleroterapia. Con la TRAP viene curata la parete venosa, stringendo il lume delle vene e rinforzando l’elasticità del vaso, anziché asportare chirurgicamente le vene od obliterarle con la scleroterapia. |
BENDAGGIO FLEBOLINFATICO I bendaggi elastocompressivi, sono uno trattamento medico finalizzato al contenimento degli edemi ed alla compressione delle strutture venose e linfatiche mediante applicazione di apposite calze bendaggi anaelastici od elastici. In numerosi quadri patologici quali flebopatie, linfedemi, trombosi, esiti della gravidanza, esisti da interventi oncologici, la terapia compressiva si rivela uno strumento insostituibile per modificare favorevolmente la circolazione venosa. La dottoressa Salvi, utilizza le linee guida basate sulla più recente letteratura internazionale (Evidenze della Consensus Conference 2009 CTG the Compression Therapy Study Group) sull’ utilizzo della terapia compressiva nella pratica clinica, per contrastare la stasi linfatiche esercitando al contempo un’azione di riduzione del calibro delle vene dilatate e un aumento della velocità di flusso sanguigno attraverso l’utilizzo di calze (CET-ATE) e bende più adeguate ai diversi trattamenti. |
Pubblicazioni
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5. Stemmer R, MarescauxJ, Furderer C. Il trattamento compressivo degli arti inferior (traduz.) Der Hautarzt. Sprinter-Verlag 1980.
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10. Hafner J, et al. A comparison of multilayer bandage system during rest, exercise, and over 2 days of wear time. Arch Dermatol. 2000;136:857-63.
Studio Dott.ssa Salvi: Specialisti in terapia riabilitativa del dolore 3D Metodo Salvi, Estetica Clinica PI: 04230410989 – Iscr. ordine N°: 1899 – Web: www.dottoressasalvi.com