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La terapia del dolore in riabilitazione consiste nell’approccio terapeutico indicato per trattare mediante terapia fisica il dolore benigno o patologico nelle fasi acute e croniche in tutte le sue forme. Il dolore, sebbene sia un meccanismo difensivo del SNC/SNP (sistema nervoso centrale e periferico) UP/DOWN regolato dallo SNA (sistema nervoso autonomo), rende il soggetto inabile sia da un punto di vista fisico che emotivo, al punto che se diventa cronico, diventa lui stesso una patologia. Eliminare o ridurre drasticamente il dolore sia acuto che cronico, attraverso terapia mirate non invasive è l’obbiettivo della terapia del dolore dello Studio Salvi. Il dolore cronico è un grave problema di salute pubblica gli studi epidemiologici riportano, che 1 persona su 5 soffre di dolore cronico da moderato a grave e che 1 persona su 3 non è autonoma a causa del dolore. I dati epidemiologici mostrano che fino al 50% della popolazione potrebbe essere affetta da dolore cronico inducendo deflessione del tono dell’umore, mancanza di sonno, demoralizzazione, isolamento, sino a depressione. La depressione una volta innescata peggiora la sua percezione. La coesistenza tra depressione e dolore cronico può rendere più complicato il trattamento sia nella depressione preesistente sia in quella indotta dal dolore.
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Il dolore
Il dolore è la normale reazione del corpo ad un infortunio o una malattia; è l’avvertimento che c’è una lesione e ci consente di intervenire. Quando la lesione è gestita il dolore si spegne. Ma per molte persone, il dolore continua a lungo anche dopo che la sua causa è scomparsa. Quando dura da 3 a 6 mesi o più, si chiama dolore cronico, quando il dolore è ricorrente siamo difronte a dolore definito persistente. Circa il 25% delle persone con dolore cronico andrà incontro ad una condizione chiamata sindrome del dolore cronico (CPS). È allora che le persone manifestano sintomi che vanno oltre al dolore, come depressione e ansia che interferiscono con la vita quotidiana. La sindrome da dolore cronico può indurre alla sensibilizzazione periferica, condizione caratterizzata da una diminuzione della soglia di attivazione e un aumento dell’eccitabilità di membrana e al fenomeno della sensibilizzazione centrale, cioè un’amplificazione dei segnali afferenti a livello del sistema nervoso centrale, che rimane così in uno stato di alta reattività e con maggiore percezione del dolore. Il dolore cronico è associato a profonde modificazioni della personalità e dello stile di vita e crea un circolo vizioso di sofferenza con scadimento della qualità di vita. La sindrome CPS può essere difficile da trattare, ma non è impossibile. Un mix di trattamenti può aiutare a diminuire intensità, frequenza ed area del dolore e gli altri sintomi che ne derivano.
Differenza tra dolore acuto, cronico, persistente
Mentre il dolore acuto relativo ad un trauma o ad un picco infiammatorio determinato da una trauma, colpo di freddo, contrattura, disfunzione etc. è spontaneamente reversibile, il dolore cronico sia benigno che patologico non si risolve spontaneamente e benchè possa alternare momenti di “apparente benessere” a momenti di “riacutizzazione”, è sempre presente. Il dolore persistente è un dolore cronico che va incontro a variazioni di intensità e frequenza, ma sempre presente. Ma essere sempre presente non significa che non sia reversibile!
Terapie del dolore in riabilitazione
Il dolore cronico colpisce tutte le parti della tua vita. Il trattamento più efficace comprende il sollievo e il supporto dei sintomi. Spesso è necessario un approccio multidisciplinare alla gestione del dolore per fornire gli interventi necessari per aiutare a gestire il dolore.
Un programma di riabilitazione per la gestione del dolore è progettato per eliminare o ridurre significativamente intensità, frequenza ed area del dolore. Il programma dipenderà dal tipo specifico di dolore e condizione. Il coinvolgimento attivo da parte del paziente è vitale per il successo del programma.
L’obiettivo dei programmi di gestione del dolore è aiutare il paziente a ritornare al massimo livello di funzionalità e indipendenza possibile, migliorando al tempo stesso la qualità complessiva della vita: a livello fisico, emotivo e sociale. Le tecniche di gestione del dolore aiutano a ridurre la sofferenza.
Sia nel caso di dolore acuto, cronico, o persistente la Clinica Apollonia si avvale di terapie specializzate, ad azione analgesica, antalgica, antinfiammatoria, antiedemigena anche attraverso le terapia riabilitativa come azione rigeneratrice e riparatrice dei processi di recupero e guarigione della zona colpita. Nelle patologie in cui compare il dolore, questo diventa il dominante anche quando la patologia originaria è attenuata o guarita. A seconda delle cause che lo provocano, sono molti e differenti i trattamenti adeguati alla sua gestione; dalla somministrazione transdermica (ionoforetica) di agenti curativi miorilassanti, antinfiammatori, drenanti, sotto controllo medico all’uso di terapie elettromedicali per la riduzione del dolore nocicettivo, misto o neurologico, utilizzo di cataplasmi, bendaggi.
Quali patologie
Molte delle patologie che causano dolore sono di pertinenza della terapia del dolore: dall’artrosi, alle ernie, dall’osteoporosi ad alcune neuropatie che accompagnano o complicano le malattie del sistema scheletrico, come la “sciatica” o la nevralgia del trigemino; dalla cefalea muscolo tensiva, al dolore iatrogeno, patologico, derivato da traumatismo ecc. In base alla tipologia del dolore, la localizzazione e le indicazioni terapeutiche e mediche lo Studio Salvi utilizza macchinari Medical Device di II generazione.
NOVITA’ 2019: dolori cronici, invasivi, oncologici o da operazioni chirurgiche, post radioterapia o farmacoresistenti lo studio Salvi si avvale dell’ultimo dispositivo non invasivo senza effetti collaterali ed ad analgesia immediata e duratura di medicina del dolore, la Scrambler Therapy. Rispetto alla tradizionale analgesia il principio non è quello di camuffare momentaneamente la trasmissione del dolore, ma di sostituire l’informazione dolore con informazioni di “non dolore” mantenendo inalterati i sistemi di allarme protettivi.
Indicazioni
- dolore post chirurgico
- dolori post traumatici
- dolori da patologie reumatiche/autoimmuni
- dolori da sindromi infiammatorie
- dolori del rachide
- dolori infiammatori
- dolori muscolari
- dolori oncologici
- dolori ossei
- dolori articolari
- edemi e contusioni
- ernie
- fratture
- lesioni fasciali
- lesioni legamenti
- lesioni muscolari
- lombalgia, lombosciatalgia, lombocruralgia
- neuropatie
- radicolopatie
- nevralgie
- piaghe da decubito
- tendinopatie (tunnel carpale – epitrocleite – gomito del tennista – pubalgia etc.)
- tenosinovite
- torcicollo
- ustioni
TERAPIA DEL DOLORE in riabilitazione |
TERAPIA ANTALGICA in riabilitazione |
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