“Stamani ho ricevuto questa mail, mi è sembrato giusto rispetto alle altre che ricevo, pubblicarla perché è vero, non basta essere sub per un giorno, un momento, un tempo indefinito o perché il nostro cuore batte per qualcuno che giudichiamo essere il nostro destino”….
…Ciao Doc, ti giuro che sono capitato qui per sbaglio (lo so starai pensando “è quello che dicono tutti, come no”) e ho aperto questo sito…Ma guarda un pò le cose non capitano mai per caso per cui ho pensato di chiedere un consiglio ad un’esperta…perchè a prima vista sembri più che esperta. Io sono fidanzato, amo la mia ragazza, da quasi due anni ormai…sono arrivato ad un livello d’amore e fiducia talmente elevato che sarei pronto a donarle la mia vita, mi affiderei completamente a lei, lascerei a lei il controllo del mio cuore, del mio corpo, della mia anima, di tutto ciò che ho…so che non correrei alcun pericolo perchè mi fido ciecamente…abbiamo gia provato nel sesso a lasciare a lei il controllo del mio orgasmo, e ti giuro che mi è piaciuto…quindi il punto è il seguente: secondo te si tratta di un primo passo verso la sottomissione? Nel senso che potrebbe essere che la conseguenza di questo grande sentimento che provo sia proprio sottomettermi in tutto e per tutto alle sue scelte? Adoro la sensazione che scaturisce in me lasciandomi controllare e trasportare da lei, ma al contrario non voglio diventare uno schiavo, non lo sono e non lo sarò mai…non sono fatto così (senza offesa)…Quindi secondo la grande Mistress è soltanto eccesso d’amore per la donna della mia vita oppure sto realmente iniziando a pensare come un sottomesso??? scusa per il monologo shakespeariano, la sinteticità non è mai stato il mio forte…Tu che dici di saper entrare e plasmare le menti, tu che ne sai molto di sociologia, relazioni e comportamenti umani dimmi che mi sta succedendo. Grazie mille e buone feste!!!ps. ma un cesso normale di porcellana non è la stessa cosa? Maui.
Carino il dilemma seppur in chiave ironica, non preoccuparti, non ti devi scusare di nulla. Non condividere delle inclinazioni bdsm non significa non essere preso in considerazione quindi ti rispondo con piacere. In realtà la tua mail mi fa pensare e capisco anche i toni usati nella mail, poichè è naturale che per chi non si sente attratto da queste parafilie, che il primo atteggiamento sia quello di tendere a ridicolizzarle….E’ assolutamente normale che una persona che non è attratta dai dannunziani (ciò che tu chiami defecare o altro) ne sia schifato, o che paragoni l’atto in se di defecare su uno slave come quello di defecare nella toilette, e in se, non vi sono differenze sostanziali, se non nella soddisfazione per entrambi di dare e ricevere. Il bdsm, è in realtà l’esasperazione marcata di comportamenti umani che tutti nel corso della vita hanno. Chiunque nella vita in misura diversa, si è ritrovato a soccombere ed ad abbassare la testa per vari motivi, con il proprio capo per lavoro, per amore, per interesse, per caso, come chiunque, lo stesso chiunque si è ritrovato a dettare legge, per amore, lavoro, interesse, casualità. E chiunque almeno una volta nella vita ha potuto sperimentare il sesso con connotazioni sadomaso. Ma ciò significa forse riportare certi comportamenti nella sfera sessuale? Certo che no! Il fatto che nella vita le persone a volte debbano obbedire o comandare, non basta ad identificarle come mistress o slave. La dominazione e la sottomissione di vita è uno status radicato all’interno di un individuo, che non ti puoi scollare, non è transitorio o di passaggio, ma al contrario con la consapevolezza e l’esperienza si definiscono e si integrano profondamente con la personalità dell’individuo stesso. La dominazione e la sottomissione vera , fa parte della personalità di un individuo e non è legata ad alcuni aspetti del tutto pecuniari come il sesso. Quindi, nel tuo caso, appurato che non sei slave, vivi pure questo amore incondizionato con serenità, anche se ti dovesse portare eroticamente o mentalmente a sentirti un sub, e a vedere lei come una Dom sperimentando. Ma ti do un consiglio. A prescindere dal percorso che farai, non dimenticare mai, che per essere rispettati nel proprio amore, non bisogna dimostrarsi immaturi nel vivere un rapporto a due come se lei fosse aria e senza di lei soffocheresti, o rischieresti di darle addosso troppe responsabilità, le responsabilità di essere l’artefice dei tuoi umori, dei tuoi atteggiamenti e del tuo destino. Quando tutto te stesso, dipende da lei, dalle sue scelte, da come risponde, da cosa fa, rischi di perdere la tua personalità annientando le tue scelte e le tue regole di vita dandole in mano a lei, che si troverebbe a poterle gestire molto male, a sentirsi per te una madre e non una ragazza, a non vedersi a fianco una persona matura e sicura sula quale appoggiarsi, ed a essere conscia che da come si sveglia dipende la tua vita. Questo è l’unico fondato rischio che potresti ritrovare. Ama pure, se vuoi, sperimenta se credi, ma non confondere amore con dipendenza e dipendenza con l’essere uno slave. Ama, ma con la giusta distanza. Dottoressa Salvi
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