Il disturbo meccanico del nervo vago è una sindrome da impingment, ossia da imprigionamento meccanico sottovalutato. Da non confondersi con la sindrome vaso-vagale che determina una sincope, ossia svenimento seguito e prodromico a nausea dovuta a fattori scatenanti come sforzi emozioni, la vista del sangue, uno spavento emotivo come un incidente o trauma improvviso che riducono la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca, comportando una riduzione di sangue al cervello e quindi svenimento. Rispetto alla sindrome vaso-vagale, la sindrome del nervo vago è un disturbo meccanico determinato dall’imprigionamento del nervo da fattori meccanici come l’ artrosi cervicale o contratture muscolari, che potrebbero portare all’infiammazione del nervo mediante senso di svenimento, capogiro, nausea, vomito, mal di testa, cardiopalmo, flush, acidità, iperidrosi (eccessiva sudorazione) disturbi alla vista, difficoltà respiratorie, problemi di digestione, stipsi, disturbi al tratto urinario, difficoltà nella concentrazione, irregolarità nel ciclo mestruale, riduzione del desiderio sessuale, ansia, insonnia e depressione.
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Il nervo vago
Origina dal tronco encefalico decorrendo bilateralmente in diverse zone anatomiche del corpo, tra cui la parte anteriore del collo (al di sotto dello SCOM e degli scaleni), innervando faringe, laringe, ili polmonari, l’esofago, il cuore, il diaframma, il plesso gastrico, reni surreni e fegato stabilendo mediante le fibre afferenti una connessioni tra il cervello e il tratto gastrointestinale mediante l’invio di informazioni sullo stato degli organi interni (Breit et al. 2018). Questo favorisce il controllo parasimpatico di alcune funzioni del corpo influenzando sia le attività fisiche (mediante la liberazione di acetilcolina) che le risposte emotive. I suoi effetti sono:
- rallentamento del battito cardiaco
- restringimento dei bronchi
- stimola la produzione dell’acido gastrico
- stimola la produzione di saliva
- l’attività della colecisti
- stimola la contrazione delle pareti gastriche agevolando il passaggio del cibo
- controlla la corretta funzionalità gastrointestinale, la peristalsi e le secrezioni gastrointestinali, la funzionalità di fegato, pancreas e milza
- trasmettere informazioni tra il sistema immunitario e il sistema nervoso centrale
- controlla l attività motoria dei muscoli della laringe e della faringe
- invia al SNC informazioni sensitive gustative e informazioni dei visceri addominali e toracici
- recenti ricerche hanno evidenziato il coinvolgimento del nervo vago nel il controllo dell’umore e nell attivazione dell’ansia e della depressione
- in caso di tachicardia è possibile stimolarlo producendo l’inibizione del battito cardiaco, mediante le manovre di Valsava e la stimolazione diaframmatica con respiri profondi e lunghi
Impingment del nervo vago
La sindrome del nervo vago è oggetto di crescente interesse clinico, mediante terapie e dispositivi medici atti a trattare sia i suoi sintomi che altre condizioni neurologiche a lui correlate come ad esempio il Parkinson. Il suo ruolo cruciale nella regolazione delle funzioni vitali ed emotive oltre al collegamento tra il cervello e organi interni, lo rende interessante nella ricerca e trattamento di una vasta gamma di condizioni mediche tra cui l’impingment.
L’ impingment ha una causa meccanica e può essere determinato da:
- colpi di frusta
- contratture del plesso cervicobrachiale
- discopatie articolari cervicali
- artrosi cervicale
- contratture dei muscoli anteriori del collo
- contrattura del piccolo pettorale
- contrattura del diaframma
- lavori gesto ripetuti e posture che incidono sulla componente cervicale
Sintomi da impingment del nervo vago
Oltre a dolore muscolare al collo e spalle, la cefalea muscolo tensiva e la riduzione della mobilità del collo e a volte delle braccia, la sindrome da impingment del nervo vago si potrebbe esprimere con:
- NAUSEA: se contratto è stimolato eccessivamente e produce nausea spesso al mattino, appena svegli e sembra più frequente durante i cambi di stagione o durante alcuni movimenti. Non è connesso all’assunzione di cibo e si associa spesso a salivazione abbondante e un senso di oppressione alla nuca e perioculare
- DISTURBI allo STOMACO: se contratto è stimolato eccessivamente produce bruciori di stomaco, rigurgiti acidi, dispepsia, eruttazioni spesso associati a nausea
- FLUSH (rossore in viso): temporaneo, connesso alla sensazione di nausea
- CRAMPI: crampi allo stomaco
- TACHICARDIA: se contratto è stimolato eccessivamente, può dar luogo a un aumento dei battiti superiore ai cento battiti al minuto
- DISTURBI della DEGLUTIZIONE: senso di “gola chiusa”
- RONZII: ronzii auricolari, acufeni accompagnati da capogiri
- DOLORE OCCIPITALE: correlato alla nevralgia occipitale, oppure sindrome di Neri, Barrè e Lioeu
- IPERIDROSI: se contratto è stimolato eccessivamente porta a eccessiva sudorazione
- DISTURBI VISIVI: data dalla vasodilatazione arteriosa, occhi stanchi pesanti e arrossati dolore perioculare
- DIFFICOLTA’ RESPIRATORIE: senso di oppressione, difficoltà espansione addominale e toracica
- STIPSI: e rallentamento della peristalsi
- DISTURBI EMOTIVI: riduzione del desiderio sessuale, ansia, insonnia e depressione
- PARESTESIE: se correlata a discopatie della colonna, od uncoartrosi potrebbero essere presenti anche parestesie, debolezza e intorpidimento a volte estremità fredde, fino alle dita della mani
Diagnosi
Il processo che porta ad una corretta diagnosi di infiammazioni del nervo vago è dato dall anamnesi clinica e dei segni e sintomi presenti.
Terapia
Peri risolvere la sindrome del nervo vago è necessario ristabilire i corretti posizionamenti anatomico-muscolari tramite la Terapia Tecnica 3D Metodo Salvi e la Tecnica 3D Viscerale Metodo Salvi. La liberazione del nervo vago, infatti, consente di ridurre l’infiammazione agendo tempestivamente sulla riduzione di tutti i sintomi correlati fra cui diminuire la frequenza cardiaca, migliorare la respirazione, eliminare il dolore perioculare, migliorare tutti i sintomi correlati all ‘imprigionamento e rilassando nel contempo anche la componente mentale del paziente. Non a caso i nostri pazienti trattati con le nostre tecniche dimostrano un immediato senso di rilassatezza e sonno. Nei casi di sintomi cronici e persistenti non è escluso l’utilizzo iniziale di antinfiammatori. Questi possono dare un buon risultato sulla gestione dei sintomi iniziale, ma per essere efficaci è necessario agire sulle cause che hanno determinato la sua infiammazione.
Controindicazioni
Il trattamento del dolore in riabilitazione è controindicato nel caso in cui un operatore non sia esperto.
Studio Dott.ssa Salvi: Specialisti in terapia riabilitativa 3D Metodo Salvi, Terapia del dolore, Estetica Clinica