SCANDALO! Cosa significa esattamente questa parola? Significa figuraccia? Oscenità? Cattivo Gusto? Immoralità? Impudicizia? NO! Quelli sono sentimenti ed idee che vengono associate dalla società, a tutti coloro che passano sotto la mannaia di uno scandalo. Eppure per chi subisce tale parola, inizia una vera e propria via crucis.
Cara dottoressa,
le ho scritto perchè volevo sfogarmi non ce la faccio più. La seguo in rete da tempo e credo che lei sia la persona adatta con la quale possa sfogarmi. Mi chiamo Aldo, ho 52 anni, sono un libero professionista agiato. Sono divorziato da tre anni e vivo in casa con mia madre e mai figlia più grande. Vivo al centro anche se viaggio molto e sto poco a casa ma questo dovrebbe già farle capire come è difficile per chi si separa al sud avere una vita priva di ogni pettegolezzo. Qualche mese fa ho assunto una ragazza del Senegal per aiutare mia madre nelle pulizie di casa. Non la conoscevo nè mi interessava chi fosse e perchè era in Italia avevo messo un annuncio e tra le tante che mi avevano risposto ho deciso di provare questa ragazza perchè mi sembrava la più genuina. La mia ex moglie ha iniziato a mettere in giro strane voci sul mio conto e sul motivo per il quale ho assunto la ragazza. All’inizio sembrava una seccatura, ma poi sono diventate insistenti e incontrollabili tanto che dalla presunta relazione con la ragazza, si sono senza motivo aggiunte dicerie su festini notturni alimenti ed oggetti acquistati al mercato e altre dicerie che hanno minato la mia famiglia. I miei amici, quelli rimasti perchè molti credono alla mia ex moglie, mi hanno consigliano di licenziarla. Mentre il mio avvocato mi ha consigliato di denunciare Marta ( la mia ex moglie) per calunnie. Ora casa nostra è diventata persino tappa di curiosi e in paese si dice in giro che la nostra famiglia non è una famiglia gradita. Ho pensato persino di andarmene! Ho lavorato 40 anni onestamente pago le tasse non ho mai fatto male a nessuno i miei figli sono usciti tutti dalle scuole e hanno un ottimo impiego. Non avrei mai immaginato che sarei dovuto arrivare a 52 anni a difendere il mio onore. Non so cosa fare. Denunciare mia moglie non ci penso affatto è la madre dei miei figlia. Ho provato a farla ragionare ma lei dice che sono un disgraziato addirittura per strada si è inventata una sceneggiata dicendo che io avevo l’amante da anni, quando la ragazza l’ho conosciuta solo mesi fa tramite annuncio ed è arrivata dalla Francia solo nove mesi fa. E ha fatto finta di svenire mentre ci guardavano. Per dimostrarle che dico il vero le allego le lettere di mia moglie che ha spiegato perchè ha messo in giro questa follia. Mi aiuti. Aldo da Terracina.
Brutta faccenda Aldo. L’onore è un indispensabile compagno di viaggio per chi necessita di buona reputazione, rispettabilità di cui gode chi si comporta con onestà e rettitudine. E lo scandalo dove sei stato coinvolto (vorrei utilizzare tale parola) è stato strumentalizzato per discreditare la tua persona. Ora, le motivazioni ed il fine del perchè tua moglie abbia deciso di farlo e che non conosco, (potrebbero essere rancore, vendetta, volontà di non farti vivere serenamente la tua vita, gelosia, desiderio di rivalsa etc…) non giustificato l’utilizzo dello scandalo che non solo rovina la tua reputazione, ma anche quella della tua famiglia ( tua madre e figlia) che vivono con te. I pettegolezzi infatti hanno il cattivo gusto di non morire mai e di lasciare i segni per anni e anni negli angoli anfratti dei sentito dire, creando dei pregiudizi che spesso rovinano la credibilità di persone serie. A volte, può capitare che lo scandalo, sia generato da motivazioni vere ( come le truffe politiche, o i tradimenti reali) ma in questo caso la tua credibilità è stata messa in discussione da un azione presunta. Che in nessun modo è stata confermata se non dalle voci diffuse da tua moglie, potenziate poi dal vezzo dell’immaginario pettegolezzo. Ed in questo caso, le persone attorno a te, amici compresi che t’hanno lasciato, si sono fatti bastare delle illazioni nei tuoi riguardi non confutate da fatti, piuttosto che avere messo in discussione l’origine degli stessi. Ciò dovrebbe farti anche riflettere sulle persone che tu prima giudicavi amici. Insomma. T’avessero beccato con le mani nella marmellata, allora di certo la presunzione sarebbe stata legittimata a diventare conferma. Ma anche in questo caso, nessuno si chiede se un uomo divorziato, sia comunque legittimato a rifarsi una vita anche con la colf? Nel tuo caso così paradossale, siamo dinnanzi a due errori. Il primo, quello di voler ostinatamente credere alle ipotesi millantate della tua ex moglie, che noncurante della legge, continua in un certo senso a stalkizzarti. Perchè la parola giusta è questa. Infatti grazie alle sue azioni, sta molestando te e la tua famiglia. La seconda è che se anche fosse che Aldo, ha un altra compagna, ma cosa gliene frega a loro? In questo caso emerge la volontà degli amici e del paese di godere sul fatto di condire i pettegolezzi, favorendo ed incentivando le molestie. Esiste lo stalking mediatico? Certamente. Ne sono vittima tutti coloro che periscono anni sotto la mannaia del giudizio sociale, di cui è stato esempio è il povero Enzo Tortora.Ed è ora di finirla di scappare o nascondersi o di non chiedere danni ad una società che basa i propri giudizi su presunte verità che eliminano l’integrità morale di una persona. Ma ora che fare? Come sempre dopo un analisi del tuo scritto, confutata con gli allegati che mi hai favorito, ti favorisco una probabile soluzione. Non ti assicuro che metterà a tacere le voce degli ignoranti, ma di certo è un modo per dimostrare che chi ha millantato paga e chi ha creduto ha fatto la figura del cioccolatino. Uscendone comunque a testa alta, perchè ad abbassare la testa, se tu cammini per strada, devono essere solo loro. Ti suggerisco quindi, come già hai fatto, di avvalerti di un legale, ma che si muova con estrema cautela. Perchè i processi da percorrere sono due. Restituire a Cesare ciò che è di Cesare facendo in modo che tua moglie si assuma legalmente ma soprattutto socialmente la responsabilità delle sue maldicenze; e restituire a te e alla tua famiglia la reputazione che parte della comunità dove vivi che si è sentita legittimata a toglierti. Se nel primo caso, quindi ti consiglio di fissare un incontro tra tua moglie il tuo legale e il suo legale e patteggiare, pena la denuncia ( le prove delle ingiurie le hai), pretendendo che la stessa pubblicamente o tramite una lettera sul giornale locale faccia le sue scuse pubbliche e private, dall’altra richiedi l’intervento dei media o delle chiesa del quartiere per organizzare un incontro con la comunità e fornire le tue ragioni (sempre aiutato da un legale). Probabilmente verranno in pochi, ma tutti dopo poche ore conosceranno il contenuto del tuo esposto sociale e vedrai che quasi nessuno poi si permetterà di spettegolare ancora sulla faccenda. E perchè fare ciò? Tacere purtroppo fomenterebbe i pettegolezzi, andarsene li confermerebbe. E’ giusto riscattare il proprio onore soprattutto per tua figlia, perchè purtroppo le scelte dei padri, ricadono poi sulla vita dei figli. E non è l’errore della tua ex moglie che devi difendere, ma tua figlia.
La parola scandalo significa di per sé OSTACOLO. E, come tale dovrebbe quindi prevedere l’assenza totale di giudizio o condanna. Eppure sovente viene utilizzata per marchiare situazioni che se è pur vero, possono creare disagio sociale, creano anche un ostacolo a chi le vive ( gli scandali politici o dei vip danneggiano spesso irrimediabilmente la loro credibilità). Nell’accezione corrente uno scandalo è l’effetto di un’azione che, divenuta di pubblico dominio, causa uno squilibrio della sensibilità morale pubblica, turbamento che deriva dall’infrazione di norme sociali. Ma, i motivi di scandalo variano a seconda delle epoche, della storia, della cultura territoriale…. Nei tempi degli antichi romani, non era scandaloso coricarsi con un fanciullino (così si chiamavano gli schiavi di 12 anni) oggi sarebbe una scelta inaccettabile! Concernendo azioni “discutibili”, molto spesso gli “scandali” hanno conseguenze politiche e giudiziarie. Ancor più spesso vengono strumentalizzati a scopo politico o economico dai media. La notizia pubblica di un fatto, è il motore principale dello scandalo, amplificata- e spesso costruita – dai media, che la promuovono affinchè risulti scandalosa dalla morale sociale. Ma può uno scandalo diventare uno strumento per distruggere la credibilità di una persona? Per boicottare un progetto vincente? Certo che lo può ed è per questo che se si è vittima di stalking sociale è necessario combattere! La nostra dignità, val più della cattiveria umana derivata dal piacere dello sparlare.
Se volete porre un quesito scrivete o mandate un video-messaggio
[contact-form-7 id=”5″ title=”Posta del cuore”]
Lascia un commento