Quando le eccezioni diventano la regola e attraverso la loro azione, stravolgono negativamente l’ambiente ed i sistemi di origine, la priorità e tornare alla normalità. Ma cosa significa Eccezione? Il termine deriva dal latino exceptĭo, legato ad exceptus, participio passato di excĭpĕre, “eccettuare”, fare una restrizione”. La parola è composta da ex, “fuori” e da capĕre, che vuol dire “capire” o “prendere”. Quindi tradotto in parole povere eccedere significa stare fuori dal capire o dal prendere; fuori dalla norma comprensoria. Per assolvere questa funzione a-convenzionale, l’eccezione non può collocarsi né dentro né fuori una contesto di regole e norme, ma piuttosto deve occupare quel territorio ambiguo che si colloca tra la regola e l’eccesso, tra la misura e il disordine, tra il giusto e lo sbagliato, l’iniquo e l’equo, tra la franchezza e la trasgressione. Usare le eccezioni, essere un eccezione significa quindi USCIRE dalle regole trasgredendo le norme. E le Norme servono per prescrivere il modo giusto, corretto e civile in cui comportarsi in determinate circostanze. Le norme servono per ben governare, servono per limitare il proprio raggio d’azione affinchè non diventi d’individuale interesse o addirittura lesivo. Servono per far applicare correttamente le leggi umane e di diritto nonchè quelle costituzionali. Insomma le norme servono per non perdere la Bussola delle priorità.
Nel diritto processuale l’eccezione è, in senso proprio, un fatto giuridico introdotto nel processo che estingue, modifica o impedisce l’efficacia dei fatti su cui si fonda la domanda di chi ha esercitato l’azione. Quindi in ogni sua forma essere l’eccezione dev’essere visto come la negazione della correttezza, dell’esecuzione civile delle regole e della normalità. Di fatto il contrario delle parola ECCEZIONE è regola, norma, convenzione e consuetudine franca. L’eccezione quindi NON è VALORE AGGIUNTO. Ma bensì un avido, cupido fosco feudo di confine che si colloca, tra la norma e l’anomalia. È quel dispositivo raffinato e potente che prende ciò che sta fuori per renderlo accessibile a chi sta dentro. L’eccezione è per coloro che hanno messo al primo posto la cupidigia, l’interesse personale, l’uso indiscriminato e oligarchico di regole popolari che diventano strumenti da plasmare in base alle proprie necessità e non alla natura per la quale sono nate. E le eccezioni nel mondo della politica, delle banche, dell’interesse partitico, delle associazioni sindacali e di categoria, della giustizia, della pubblica amministrazione sono diventate consuetudine. Infatti oggi la corruzione non solo non ha confini ma viene passivamente subita come se fosse la NORMA. L’etimologia di questa parola eccezione, Ci aiuta quindi a comprendere il funzionamento di questo sottile dispositivo mentale che fornisce però la soluzione su come iniziare a gestire e vedere i vari sistemi che ne sono vittima. Vittima, poichè i sistemi stessi sono strumenti neutrali e diventano positivi o negativi ESCLUSIVAMENTE dall’azione degli uomini e donne che li utilizzano.
Evidenziare questo, ridimensiona il sacco delle responsabilità che non dev’essere visto come un percorso di cui è causa il sistema, ma l’uomo, il singolo individuo attraverso l’evidenza del nome, cognome, codice fiscale e la lista delle responsabilità. Mentre ora questi uomini, queste donne d’eccezione, si celano dietro un Presidenzialismo anonimo che li protegge e che noi Avvalliamo. Capire questo permette di individuare le singole responsabilità e di ridimensionare tutti quegli uomini che sono grandi ed intoccabili solo perchè NOI lo PERMETTIAMO, conferendo loro un aurea di GRANDEZZA che però non ESISTE. Cominciamo a parlare di singole responsabilità, di uomini e non di sistemi che li proteggono. E iniziamo a confrontarci anche tra di noi con la massima franchezza.
L’Eccezione trova la sua collocazione come singolare anormalità
Questa dichiarazione che ho fortemente voluto evidenziare non è altro che la pietra d’angolo del nostro sistema sociale e non per ultimo governativo, che EVIDENZIA come OGGI sono le innumerevoli ECCEZIONI a governare i SISTEMI a discapito della CONSUETUDINE. E non va affatto trascurata perchè purtroppo spesso, oggi si crede quindi che le risposte e le soluzioni che devono scendere in campo debbano essere date da Organismi che rappresentino singolari Eccezioni. Noi dobbiamo riprenderci in mano il corretto proseguimento sociale ed il primo passo è quello di iniziare a evidenziare e correggere le anormalità che sono diventate regole errate, tanto che la regola stessa è diventata la vera eccezione.
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ATTILA PICCOLO dice
” Eumolpo e il suo amico chiesero a un contadino che gente abitasse in quella nobile terra. Il contadino rispose : ” Cari forestieri, se siete mercanti dovrete cambiare mestiere. Se invece siete uomini che sanno mentire, avrete facilità di guadagno a Crotone…Gli uomini che troverete là sono divisi in due gruppi : chi ruba e chi si lascia derubare…” Eumolpo fece tesoro di quelle informazioni, confessando che quel modo di arricchirsi non gli dispiaceva affatto.
(Petronio- Satyricon)
Dunque…se la logica del ” do ut des ” é la parte integrante della cultura occidentale ivi inclusa anche quella italiana e soprattutto quella…è forse vano convincersi a tutti i costi e lanciare proclami di lotta o di battaglia o di vittoria per poter cambiare i connotati alla realtà. Molto più ragionevole è accettare il sistema della corruzione come necessario e legalizzare finalmente la pratica tangentizia in modo da renderla più trasparente, più funzionale agli interessi generali e limitarla. Richiamarsi con ardore avventato farcito di soli slogan lanciati nell’etere ai valori della moralità universale e appellarsi con slancio calcolato ai principi della legalità, quando si ha una precisa consapevolezza della violazione generalizzata degli stessi principi e della sostanziale impossibilità di rispettarli, è un comportamento farisaico, velleitario e d’imbelle menzogna. Credete Voi di poter fare una guerra? Forse di Pirro con relativo esito di sconfitta ? O non credete invece che quanto sopra sostenuto ed esposto voglia dire Governare facendo ” Politica ” ? E curare quindi gli interessi della colletività limitando e combattendo gli abusi?
Attila Piccolo
Ennio Pdl dice
Quando vuole scendere in campo siamo con lei Dottoressa. NOI CI CREDIAMO!
Elisa Visconti dice
Grazie Ennio, noi siamo già sul campo e apprezzeremo di certo la tua alleanza. Attila, la tua analisi è molto interessante e storicamente a tratti veritiera, e porterà certamente l’apprezzamento degli uomini bandieruola. Quelli insomma che a seconda delle circostanze si schierano. E di fatto sarebbe la manna per coloro che reiterano nella corruzione che non aspettano altro che noi si “accetti” mestamente la loro eccezionalità. Ma siamo certi che scendere a patti con il diavolo porrà dei benefici? Certamente la nostra Azione contraddittoria profonda e pacifica, rispetto a quella che ora aleggia nei sistemi è la più difficile da portare avanti, ma per noi Alleati l’unico compromesso all’ambiguità e il non esserlo. E come diceva sempre mia nonna, nessuno può avere a che fare con la cacca e poi dire di non odorare della stessa. Elisa Visconti
Livia De Poli dice
Dente avvelenato eh? Quanto si sente, eh si che hai fatto tutto da solo. Ti piace fare la vittima eh si, vittima degli altri. Ma guarda in casa tua prima di guardare dagli altri e fatti un esame di coscienza sempre che tu ce l’ abbia.
ATTILA PICCOLO dice
Posto che e questo è universalmente riconosciuto che io sia contro gli uomini bandieruola e quanto io sia conosciuto per la mia linea di condotta estranea ad ogni compromesso omnia… ma questo é di Tua personale constatazione…posto che di fatto ho esposto una linea propedeutica di approccio alla risoluzione del problema…norma-lizzando con regole e norme di controllo per portare alla luce ogni possibile pratica tangentizia con procedure per renderla trasparente ed il meno invasiva e dannosa possibile, posto tutto ciò….credete che la cancellazione tout-court di questa pratica millenaria possa avvenire senza uno stato di polizia o dittatoriale o spargimenti di sangue, o azioni occulte antistato e antisocietà civile e lavorativa? Per questo ho parlato di azione politica e di governo, normalizzando per regolare e poi in un secondo tempo cancellare in modo propedeutico e sequenziale ciò che esiste da millenni. Saluti.
Elisa Visconti dice
Attila,spesso siamo concordi direi in mimesi su molte tesi ed azioni, ma in questa ci sono delle inflessioni che non abbracciamo. Ciò non significa che come professionista non ti stimi tutt’altro. Detto ciò, rispondo alle tue domande finali. Credo che non sia la politica che debba cambiare ma il comportamento di quelli che la utilizzano. Ceto è che è improponibile sradicare atteggiamenti anomali tout cur ma credi davvero che Regolare le tangenti possa diventare una via di mezzo tra l’illecito e il giusto? Dopotutto tu mi insegnerai fatta la legge trovato l’inganno…. e temo che regolare n settore già di per sé illecito possa solo favorirlo.
ATTILA PICCOLO dice
” Se è vero che non si può annientare il vizio, la scienza di coloro che governano è di farlo concorrere al bene pubblico.”
( Vauvenargues)
Potrei scrivere un libro sull’argomento…e dimostrare con cognizione di causa ed avvalorare quanto sostengo….
ATTILA PICCOLO dice
” C’é una cultura tutta italiana isurnel definire regole e leggi che si sa non potranno essere rispettate, muovendo dalla tacita intesa che insieme si definiranno solidarietà nel costruire le procedure e i comportamenti che violano quelle stesse regole…
( Dalla lettera del Socialista Sergio Moroni redatta prima del suicidio…)
Occorre la politica, la misura,l’arguzia, l’intelligenza e la preparazione…prima di cambiare il mondo se lo si vuole davvero fare…
ATTILA PICCOLO dice
Rilevo ora il commento della Sig.ra Livia de Poli, testuale :” Ma guarda in casa tua prima di guardare dagli altri e fatti un esame di coscienza sempre che tu ce l’ abbia.”
Con chi ce l’ha?…Tra l’altro una simile affermazione la fece in posta privata su facebook allargata ad un gruppo di 6/7 persone..Io in casa mia non ho ratti nè altri figure che possano incorrere nell’abuso del pubblico pudore, ho due bimbe splendide di 5 e 6 anni e tre cani e coscienza Le posso assicurare, tanta, quindi? Dove vuole parare Signora? Avendo Lei fatto quest’affermazione qui pubblicamente, ora mi deve dare conto e soprattutto motivare…secondo scienza e coscienza la natura di quest’affermazione che presuppone notizie fondate !!!! Soprattutto in rispetto delle mie figlie! Questo peraltro è un blog di cultura ed opinioni e Lei prosegue : “Dente avvelenato eh? Quanto si sente, eh si che hai fatto tutto da solo. Ti piace fare la vittima eh si, vittima degli altri.” Le chiedo di cosa e per cosa o per chi? Posto che assumo sempre in prima persona, decisioni, scelte ed azioni e responsabilità di cui sempre, dico sempre, mi faccio carico…Quindi? Dove vuole andare a parare anche qui? E’ vero o non è vero che si é riferita a me ? Attendo pertanto, Sua conferma o smentita.
Tornando invece agli argomenti preminenti, dell’articolo di Elisa Visconti che chiunque condividerebbe nei suoi nobili propositi e per i quali ho esposto una fattibilità di controllo, riduzione e smascheramento di pratiche tangentizie e soprattutto cosa che nessuno, dico nessuno ha colto…e cioè una provocazione atta a sviluppare dibattiti, idee, progetti, confronti su un tema così sensibile…per tutti, vorrei sinceramente conoscere l’autorevole parere di un dirigente e rappresentate legale Sindacale, considerando che ha nella sua missione proprio le vittime predestinate di tale meschina usanza : le aziende e gli imprenditori. Credo che il suo autorevole parere al di là degli anatemi o simil-fatwa nei miei confronti o del: “lo faremo…” a terze Persone, goda dell’interesse, della curiosità. della conoscenza e della possibilità di tutela degli italiani e Suoi rappresentati, volesse il cielo…Se non altro per il fatto che al tempo…appoggiai e promossi la Sua candidatura, certo dei lodevoli risultati che avrebbe conseguito. Veda, perchè Lei d’ora innanzi si dovrà misurare in un campo di battaglia politico, sociale, civico senza precedenti…sarà una lotta serrata senza possibiltà di resa perchè possa rappresentare degnamente e con forza i Suoi rappresentati che altro non attendono…qualcuno che possa proteggerli e non perdersi in altre cose fuori contesto o di natura personale.
Attila Piccolo