Perché gli esseri umani si ammalano molto più spesso anche di malattie psicosomatiche o delle quali non si conosce l’origine mentre gli animali e le piante muoiono per traumi, parassiti o in presenza di malattie organiche conosciute? E cosa induce il nostro organismo ad ammalarsi così spesso? Si chiama Auto Coscienza. L’Autocoscienza, priva sia nelle piante che negli animali, è l’ attività riflessiva del pensiero per la quale l’io diventa cosciente di sé, delle proprie caratteristiche e di ciò che può fare. Le piante e gli animali vivono la propria vita in funzione al soddisfacimento dei bisogni primari (difesa, alimentazione, protezione, copula) compiuti mediante atti istintivi, seppur non privi di emozioni. Ma di fatto possedere emozioni come quelle concernenti ad esempio la gelosia o la vergogna non significa essere coscienti di sè e di ciò che si può fare. Mentre l’azione istintiva porta l’animale e la pianta a vivere nel proprio eco sistema in funzione del soddisfacimento dei propri bisogni di sopravvivenza, l’autocoscienza è considerata la prima e unica forma di sapere certo e assoluto. Essa porta l’uomo a dotarsi di un’ atteggiamento di osservazione e attenzione critica sia verso il proprio stato emotivo interiore che verso le proprie aspettative di realizzazione. Caratteristiche di cui animali e vegetali sono privi. Questo atteggiamento se da una parte dispone l’uomo ad accrescere le proprie possibilità potendo sviluppare ogni settore della propria vita aumentando le proprie qualità, è responsabile di tutti i conflitti interni, irrisolti o risolti, che permeano la nostra vita. L’Autocoscienza non si può annientare poichè è un’ attività innata che non si può acquisire. Ed è proprio lei ad essere la causa del malessere profondo, determinato sia dall’impossibilità o incapacità di potersi auto affermare, che dalle mancate realizzazioni delle proprie aspettative personali. A tal punto da far ammalare l’uomo. Sebbene l’autocoscienza non si possa acquisire, lo stile di vita che contraddistingue la nostra specie, può influenzare lo stato di salute di piante ed animali che convivono con l’uomo. In uno studio fatto dall’ Università Americana del Michigan sia piante che animali si ammalano molto più spesso quando vivono con gli uomini. Mentre alcune abitudini umane potrebbero favorire ed aumentare le cause di morte tra gli animali domestici. Su questo aspetto si è pronunciata più volte Catherine O’Driscoll presidente dell’ associazione contro la vaccinazione degli animali, che sostiene che i vaccini somministrati agli animali domestici hanno quintuplicato le cause di malattie e morte soprattutto sui cani.
Ma l’autocoscienza non è un’ attività riscontrata solo dagli scienziati odierni. Già in passato medici e filosofi come Ippocrate, Galeno, Socrate, Freaud cercarono di comprendere come i meccanismi dell’autocoscienza potessero far ammalare l’uomo e come di contro poter riuscire a riequilibrarli per potere ottenere uno stato di salute più profondo. Lo stesso OMS nel 1978, ha fornito una definizione di salute più globale invitando tutte le istituzioni, gli Stati e gli Enti a concorrere al benessere dell’uomo come presupposto per acquisire e rimanere in salute.
Contrariamente ai presupposti storici ed ai richiami dell’Ordine Mondiale della Sanità, si è innescata purtroppo una pericolosa distinzione tra la Comunità Scientifica Tradizionale e la Comunità delle Medicine Alternative. Distinzione che omette quanto l’Autocoscienza possa condizionare la salute dell’individuo dimenticando quanto sia fondamentale favorire una diagnosi non pregiudizievole ed una terapia che tenga conto dell’utilizzo delle varie scienze umane, per garantire il benessere globale. L’adozione di un sistema di vita salutistico è la chiave del nostro benessere.
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