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Analisi del capello: presenza di metalli pesanti tossici o carenza di minerali e oligoelementi che innescano patologie autoimmuni sindromi con dolore costante, migrante, invalidante, la perdita di massa, capelli, debolezza fisica e depressione. L’analisi minerale del capello, permette di valutare la presenza di metalli pesanti tossici e la carenza di minerali ed oligoelementi nel il nostro organismo. La dottoressa Salvi come medicina di profilassi e predittiva, in gaso di gravidanza, patologie autoimmuni e degenerative, gonfiori addominali, nausea, crisi disautonomiche, stanchezza, malattie, dolori cronici e persistenti e nella valutazione di cause collaterali di un disturbo idiopatico ad eziologia incerta, come sistema di analisi della salute del nostro organismo, si avvale della biopsia del capello.
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Il ruolo dei metalli pesanti: cosa comportano
L’assunzione dei metalli pesanti avviene attraverso l’esposizione agli inquinanti esterni, predisposizione genetica alla suscettibilità ambientale, abuso di farmaci, chemioterapie, radioterapie, vaccini, abitudini alimentari. I metalli pesanti sono elementi tossici che possono cagionare gravi danni all’organismo. Sono considerati metalli pesanti i seguenti elementi: alluminio, ferro, argento, bario, berillio, cadmio, cobalto, cromo, manganese, mercurio, molibdeno, nichel, piombo, rame, stagno, titanio, tallio, vanadio, zinco, ed alcuni metalli con proprietà simili a quelle dei metalli pesanti quali l’arsenico, il bismuto ed il selenio. Quando si parla d’intossicazione da metalli pesanti, ci si riferisce a quattro di questi elementi, che sono i maggiori responsabili dei danni ambientali ossia: il mercurio, il cadmio, il piombo e l’alluminio. La loro tossicità è elevata perché si legano con le strutture cellulari in cui si depositano, ostacolando lo svolgimento di determinate funzioni vitali, per cui gli organismi spesso non sono in grado di eliminarli potendo causare molte patologie e disturbi. Inoltre tutti i metalli pesanti sono in grado di penetrare la placenta causando gravi malformazioni al nascituro o inaspettati aborti spontanei. Nell’ottica della medicina predittiva, sarebbe auspicabile individuare ed eliminare i possibili “fattori scatenanti”, che potrebbero avviare le patologie silenti che sono insite in ognuno di noi. La letteratura medica attualmente disponibile ha dimostrato come alcune patologie autoimmunitarie e sindromi in cui il dolore muscolare è costante, migrante e invalidante, la perdita di massa, capelli, debolezza fisica e depressione siano indotte dalla presenza di alcuni metalli nell’ organismo. I fattori principali decisivi nelle patologie indotte da metalli sono le esposizioni e la predisposizione genetica che determinano la sensibilità verso i metalli e la capacità individuale di disintossicazione.
Il ruolo dei minerali: carenza ed esubero
Con la biopsia del capello si valutano anche le percentuali di minerali ed oligoelementi presenti nel nostro organismo, elementi essenziali dei sistemi enzimatici che regolano le funzioni corporee. Solo il magnesio svolge 300 funzioni biologiche. Calcio, ferro, potassio, fosforo, magnesio e zinco sono fondamentali per un buon funzionamento dell’organismo. La loro carenza provoca scompensi notevoli ai vari apparati e organi: compromettendo il corretto funzionamento. La carenza o l’esubero dei minerali da numerosi disturbi.
- disfunzione dell’attività endocrina
- disfunzione del metabolismo basale
- disfunzioni dei principali organi e ghiandole, come tiroide, fegato, surrenali
- metabolismo osseo anomalo
- sbalzi di umore, ipercinesia, rabbia, apatia, depressione
Analisi del capello: come avviene
L’unico esame chimico in grado di accertare intossicazioni da metalli pesanti è la biopsia del capello. I test del sangue non forniscono le stesse informazioni perché i livelli dei minerali nel sangue sono bassi mentre i valori dei minerali del capello possono variare anche più di dieci volte, consentendo una più facile misurazione. In funzione sia preventiva che d’indagine, lo Studio Salvi svolge la biopsia capillare. Dopo avere prelevato alcuni fusi di capello (o pelo ascellare o pubico se il capello è tinto o non ci sono capelli) si possono determinare i livelli dei minerali nel corpo e di oligoelementi e la presenza di metalli tossici. Il costo è detraibile.
Lo Studio Salvi si avvale di uno strumento svizzero che tramite un analisi verifica la carenza o l’esubero di alcuni minerali e la presenza di metalli pesanti:
Minerali nutrizionali, intracellulari e in tracce: Antimonio (Sb), Bario (Ba), Bismuto (Bi), Calcio (Ca), Cobalto (Co), Cromo (Cr), Ferro (Fe), Fosforo (P), Germanio (Ge), Litio (Li), Magnesio (Mg)>Manganese (Mn), Molibdeno (Mo), Nichel (Ni), Oro (Au), Potassio (K), Rame (Cu), Rubidio (Rb), Selenio (Se), Sodio (Na), Vanadio (V), Zinco (Zn), Zolfo (S) |
Metalli tossici: Alluminio (Al), Argento (Ag), Arsenico (As), Berillio (Be), Cadmio (Cd), Gadolinio (Gd), Mercurio (Hg), Piombo (Pb), Rodio (Rh), Tallio (Tl), Uranio (U) |
Profilo mineralografico completo: Afnio (Hf), Alluminio (Al), Antimonio (Sb), Argento (Ag), Arsenico (As), Bario (Ba), Berillio (Be), Bismuto (Bi), Cadmio (Cd), Calcio (Ca), Cerio (Ce), Cesio (Cs), Cobalto (Co), Cromo (Cr), Disprosio (Dy), Erbio (Er), Europio (Eu), Ferro (Fe), Fosforo (P), Gadolinio (Gd), Gallio (Ga), Germanio (Ge), Indio (In), Iodio (I), Iridio (Ir), Lantanio (La), Laurenzio (Lr), Litio (Li), Magnesio (Mg), Manganese (Mn), Mercurio (Hg), Molibdeno (Mo), Neodimio (Nd), Nichel (Ni), Niobio (Nb), Olmio (Ho), Oro (Au), Osmio (Os), Palladio (Pd), Piombo (Pb), Platino (Pt), Potassio (K), Praseodimio (Pr), Rame (Cu), Renio (Re), Rodio (Rh), Rubidio (Rb), Rutenio (Ru), Samario (Sm), Scandio (Sc), Selenio (Se), Silicio (Si), Sodio (Na), Stronzio (Sr), Tallio (Tl), Tantalo (Ta), Tellurio (Te), Terbio (Tb), Titanio (Ti), Torio (Th), Tulio (Tm, Uranio (U), Vanadio (V), Ytterbio (Yb), Yttrio (Y), Zinco (Zn), Zirconio (Zr), Zolfo (S) |
Studio Dott.ssa Salvi: Specialisti in terapia riabilitativa del dolore 3D Metodo Salvi – Estetica Clinica – PI: 04230410989 – Iscr. ordine N°: 1899- Web: www.dottoressasalvi.com
Vi sono esperienze circa l’utilizzo del Mineralogramma nei confronti del Lipedema ,.in caso positivo quali minerali tossici o rapporti tra minerali interferiscono e o favoriscono la patologia
Buongiorno, vi sono pubblicazioni sull incidenza di alcuni metalli pesanti e le sintomatologie che colpiscono gli arti inferiori, ad esempio un recente studio sulla Sindrome da Fatica Cronica si ipotizza per la prima volta un legame tra la malattia ed esposizione al Cadmio un metallo pesante cancerogeno molto diffuso nei paesi industrializzati, che si produce nell’inquinamento urbano, nell’incenerimento dei rifiuti, nell’elettronica da consumo (batterie al Cadmio), nei processi industriali, nell’edilizia e nel fumo di tabacco.
Per ciò che riguarda il linfedema l accumulo di metalli pesanti può interferire sul corretto wash out del sistema linfatico. Ci sono studi universitari parcellizzati come ad esempio uno studio condotto dell’università di Padova che dimostra la correlazione tra chi lavora in fabbriche estrattive e malattie del sistema linfatico ed immunitario. le fornisco un estratto della ricerca datata 2024
• Cromo: L’esposizione avviene attraverso il contatto cutaneo o l’inalazione di polveri. Può provocare problemi polmonari,
danni a fegato e reni.
• Nichel: L’esposizione avviene attraverso il contatto con oggetti rivestiti utensili o gioielli. Può provocare danni respiratori anche gravi, e problematiche cutanee.
• Cadmio: L’esposizione avviene attraverso inalazione di polveri, fumo di sigaretta e cibo contaminato tramite catena alimentare. Può provocare danni a polmoni, reni, problematiche al sistema scheletrico, al sistema nervoso e danni
immunitari.
• Arsenico: L’esposizione avviene attraverso l’inalazione di aria contaminata o attraverso cibo o acqua contaminata. Può provocare danni al sistema nervoso, problematiche cutanee, al fegato e al sistema linfatico.
• Piombo: L’esposizione è molto simile a quella dell’arsenico, attraverso aria, acqua e cibo. Può provocare danni al sistema nervoso e gravi danni permanenti nei bambini come malformazioni e disfunzioni alla nascita.
• Rame: L’esposizione si verifica attraverso acqua e cibo contaminati. Può provocare in caso di alte concentrazioni problemi al fegato, danni a fegato, reni e cervello.
• Mercurio: L’esposizione si verifica attraverso l’accumulo sulla catena alimentare. Può provocare danni gravi al sistema nervoso e al DNA.
• Zinco: L’esposizione deriva da contatto con polveri o assunzione incontrollata di integratori. L’eccessiva concentrazione nel corpo può provocare irritazioni al cavo orale, stanchezza, nausea e vomito
Un analisi dettagliata del suo caso potrebbe indirizzare, se si è esposto ad uno o più di questi metalli, ad una terapia chelante. In ogni caso una visita è imprescindibile