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I disturbi temporo mandibolari (ATM) o cranio-mandibolari definiti anche disfunzioni o disordini temporo-mandibolari o mioartropatie rappresentano una categoria di diversi problemi clinici coinvolgenti alcune componenti anatomiche quali l’articolazione temporo-mandibolare (ATM), le strutture associate all’ATM (condili e legamenti) e la muscolatura annessa. Il trattamento temporo mandibolare è un trattamento molto efficace nella risoluzione di disturbi e dolori di testa e collo, che possano derivare anche dalla possibile disfunzione dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM). Ti svegli con la mascella intorpidita o digrigni i denti? Il tuo mal di testa inizia con un prurito all’orecchio? La tua mandibola scricchiola e ti rendi conto che quando sorridi la tua bocca è asimmetrica? Hai dolore alla mandibola. Il 50% delle cellule sensoriali e motorie del cervello sono dedicate all’area dell’ATM, ovvero il 50% dei messaggi cerebrali viene filtrato attraverso quest’area. L’ATM è come un computer che dice al corpo cosa fare, motivo per cui è così importante testarlo ed eventualmente correggerlo e perciò, presteremo particolare attenzione ad esso. Se non diagnosticati e curati in tempo questo tipo di problemi possono generare patologie a volte croniche.
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Massoterapia Clinica 3D ATM Metodo Salvi®
In virtù della multifattorialità eziopatogenetica dei disturbi cranio-mandibolari la terapia relativa a questa patologia risulta essere varia, a seconda dell’aspetto che si ritiene preponderante nel suo determinismo. Lo Studio Salvi si occupa della terapia strutturale dei muscoli ipertonici coinvolti nel problema ATM, mediante Massoterapia Clinica 3D ATM Metodo Salvi® poiché gli insulti muscolari rappresentano l’80% dei problemi dell’ ATM, mentre il restante 20% è dato dal coinvolgimento dell’articolazione: condili, legamenti.
Coadiuvante ortodontico
Se la problematica ATM è innescata da bruxismo, malocclusione o dissimmetria dentale, sarà possibile la collaborazione con un ortodontista/gnatologo specializzato per la preparazione di bite o splint, usati come ausilio terapeutico. Essi sono apparecchi atti a stabilizzare un’arcata, nonché a generare un cambiamento del contatto occlusale e dell’attività muscolare. Nei casi di dislocazione discale può risultare utile la costruzione di dispositivi occlusali di riposizionamento, che riposizionano la mandibola in una posizione più avanzata, nella quale i click scompaiono.
Altre figure specialistiche che potrebbero essere considerate nel trattamento dell’ATM con le quali la dottoressa Salvi collabora sono:
- Otorinolaringoiatra: per disturbi dell’apparato vestibolare e auricolare;
- Oculista: per alterazioni della convergenza oculare che si ripercuotono sulla postura globale;
- Reumatologo: nei pazienti in cui i disturbi cranio-mandibolari sono solo un segno di una patologia reumatica;
- Neurologo: quando la sintomatologia algica sia di tipo nevralgico;
- Psicologo: nei pazienti in cui il coinvolgimento della sfera emozionale sia predominante;
In casi estremi, le misure chirurgico-articolari sono particolarmente utili. Necessarie nei casi di patologie tumorali, ipoplasie e iperplasie, fratture, anchilosi, artrosi e artriti evolute, ma sono anche usate come ausilio nella riduzione della sintomatologia algica in disturbi di tipo intra-articolare dell’ATM.
Cosa è la disfunzione ATM
L’articolazione temporo-mandibolare (ATM) è l’articolazione che unisce la mandibola (l’osso che sostiene i denti dell’arcata inferiore) con il cranio. L’articolazione è molto simile a quella del ginocchio: due capi articolari ed un “cuscinetto” che li separa e che prende il nome di menisco. Solo che nel caso dell’ATM le articolazioni sono due (destra e sinistra) e devono funzionare simultaneamente ed in maniera armonica e coordinata. Si parla di disfunzione quando una o entrambi le articolazioni tra mandibola e cranio non funzionano più come dovrebbero, secondo la norma fisiologica. Questo può accadere per svariati motivi, la situazione più frequente è quella in cui il menisco assume una posizione scorretta durante i movimenti di apertura e chiusura della mandibola e quindi della bocca. Ciò causa una disfunzione che a cascata si ripercuote su alcuni muscoli facciali, craniali e del collo, sui legamenti e sul condilo mandibolare.
Cause
- Mal posizionamento del menisco
- Bruxismo situazione di natura psicologica che porta il paziente a scaricare gli stress digrignando i denti, spesso anche rumorosamente, o serrandoli soprattutto di notte.
- Malocclusione dentale si intende un incastro sbagliato tra i denti che può essere dovuto ad un mal posizionamento degli stessi (es. affollamento, morso inverso, ecc.) oppure molto raramente anche ad un incongruo operato del dentista (es. otturazioni troppo alte, capsule inadeguate, ecc).
- Postura e lavori usuranti: Spesso la problematica ATM è data dalle contratture dei muscoli del collo, delle spalle e del dorso determinati da posture errate e lavori gesto ripetuti.
L’unione di questi due fattori è determinante e data l’importanza del fattore “stress”, si spiega l’aumentata incidenza di questa patologia soprattutto negli ultimi anni.
Sintomi
Tale patologia può essere del tutto asintomatica o associata a sintomi di vario genere e grado, dipendenti più dalle capacità di adattamento individuali che dal grado del disordine. Il dolore, particolarmente ai muscoli masticatori e/o all’ articolazione stessa, o irradiato alla faccia, collo o spalle è il sintomo più comune. Altri possibili sintomi sono:
- Limitazioni dei movimenti o “lock”(=blocco) della mandibola
- Rumori articolari tipo click o scroscio, anche dolorosi, aprendo e chiudendo la bocca
- Improvviso cambiamento dell’ occlusione dentaria
- Cefalea
- Algie facciali
- Rigidità e tensioni alla mascella
- Riduzione dell’udito
- Dolori irradiati all’orecchio, agli zigomi
- Fischi o ronzii all’orecchio
- Capogiri, vertigini
- Fastidio o dolore alla deglutizione
Diagnosi
- Ispezione: valutazione dell’apertura massima della bocca (che deve avvenire in maniera armonica, senza scatti o deviazioni) e le funzioni di protrusione e lateralità.
- Palpazione: permette di discriminare i pazienti affetti da patologia articolare da quelli che presentano problemi di carattere muscolare. La palpazione della muscolatura masticatoria, che è bene sia sempre simmetrica, deve ricercare sia eventuali ipertoni e contratture sia la presenza di “trigger-point ed ancoraggi”, fonte di dolori riferiti spesso in regione auricolare, temporale, occipitale e mascellare. Mediante la palpazione della regione preauricolare si possono inoltre evocare algie in soggetti che presentano infiammazioni intra-articolari.
- Auscultazione: può evidenziare la presenza di due tipi di rumori. Rumore click: rumore netto quasi sempre indice di dislocamento e di incoordinazione condilo-meniscale. Se il rumore di schiocco è presente come indice di dislocazione discale, quasi sempre scompare facendo portare la mandibola in protrusiva e quanto più tardiva è la sua comparsa nel movimento di apertura della bocca, tanto maggiore è la dislocazione anteriore cui è andato incontro il disco e quindi tanto maggiore sarà la difficoltà di una sua ricattura e riposizionamento stabile sul condilo. Rumore sfregamento o di sabbia bagnata: rumore di bassa tonalità, prolungato durante tutto il movimento mandibolare, indice di uno stato degenerativo dei capi articolari (artrosi).
→ Valutazione posturale
Deve comprendere un’analisi posturale del paziente che tenga conto dell’allineamento e della simmetria corporea. L’assetto posturale globale del paziente deve prendere in considerazione sia il volto che il cavo orale.
→ Diagnostica
- Ortopantomografia: utile come tecnica di screening per valutare alterazioni ossee macroscopiche, come la lunghezza dei segmenti ossei mandibolari ed una loro asimmetria o una grossolana deformità dei condili; non è indicata per la valutazione delle alterazioni/patologie articolari.
- Stratigrafia: fornisce informazioni circa la conformazione e l’escursione condilare.
- TAC: evidenzia con precisione la morfologia condilare ed in particolare alterazioni ossee dovute ad osteoartrosi ed asimmetrie della struttura scheletrica; appare non adatta nella diagnosi di disfunzione intra-articolare poiché non vi è una chiara rappresentazione del menisco, il quale può essere confuso con il tendine dello pterigoideo esterno.
- RM: eseguita a bocca chiusa e a bocca aperta, in proiezione sagittale ed in proiezione coronale, è l’esame strumentale principe nella diagnostica per immagini dell’ATM. Trova la sua indicazione anche nell’esame di bambini e di donne gravide, in quanto non invasiva e priva di rischi radiologici. La RM è di grande valore diagnostico nei casi di dislocazione/lussazione del disco, di degenerazione discale, osteoartrite e nei casi di reazione flogistica della sinovia.
- Elettromiografia: valuta la presenza di ipertono dei muscoli masticatori e l’influsso che questi possono aver avuto sull’instaurarsi della sintomatologia algica articolare.
→ Eseguiremo test specifici per la localizzazione del muscolo che causa il problema. I tre problemi più importanti si verificano all’apertura della bocca, durante la masticazione o nella fase di morso.
- Test apertura ATM: Il paziente apre la bocca e noi testiamo. Se rimuovi l’AR, indica che c’è un problema perché il muscolo pterigoideo è ipertonico. Il muscolo pterigoideo è interiore dalla bocca e può essere trattato solo attraverso l’inserimento del dito. Il punto si trova dietro l’ultimo dente della mascella.
- Test del morso: Il paziente morde e noi testiamo. Indica un problema che coinvolge due muscoli, il Buccinatore e il Massetere. Il trattamento strutturale viene eseguito bloccando simultaneamente il ventre di entrambi i muscoli sul lato interessato.
- Test della masticazione: Il paziente mastica e noi testiamo. Se rimuovi l’AR, indica che c’è un problema perché un muscolo temporale è ipertonico. Tratteremo il temporale che è ipertonico. Questo muscolo è solitamente coinvolto nel cigolio della mascella e se abbiamo riscontrato un problema è consigliabile raccomandare al paziente di sottoporsi a un trattamento ogni giorno.
Dott.ssa Monica Salvi Terapia riabilitativa. PIVA. 04230410989 – Iscr. ordine N°: 1899 – Cell.392.8009225 – web: www.dottoressasalvi.com