Malattie autoimmuni, perchè il nostro corpo ci combatte – quello dell’autoimmunità è un territorio di inconvenienti e patologie estremamente vasto che comprendente disturbi che vanno da fastidi lievi e sporadici a patologie di estrema gravità, altamente invalidanti degenerative e in grado di ridurre significativamente l’aspettativa di vita di chi ne soffre. In questo articolo tratterò delle patologie autoimmuni che colpiscono i distretti osteoarticolari-muscolari, i tessuti molli e gli organi emuntori che tratto. Come massoterapista naturopata, ho potuto verificare che le integrazioni di massaggi, terapia del dolore e fitocomplessi naturali, possono rallentare il decorso della patologia, stimolare il processo di autoguarigione e aiutare il recupero dei distretti colpiti.Come più volte accennato in altre sezioni del sito un trattamento per essere ritenuto efficace richiede vari requisiti. Bassa tossicità, individuazione causa, coordinazione terapica con vari professionisti, rapporto rischio beneficio a favore del beneficio. Tutto questo non può però trascurare la partecipazione attiva e consapevole del paziente. Prima ancora della diagnosi fino al raggiungimento del benessere o di una cronicizzazione gestibile, è il paziente il vero protagonista della terapia. Chi è colpito da una malattia autoimmune si mostra in genere preoccupato per la possibile evoluzione dei sintomi. Appare disorientato dal carattere instabile e di mutabilità della patologia, dall’ insorgenza repentina e senza avviso dei sintomi e in alcuni casi dalla degenerazione che verosimilmente avrà il suo problema. Alcuni pazienti faticano ad accettare l’idea che dal momento della diagnosi, dovranno fare i conti per il resto della vita con quella patologia che a differenza di altre, spesso non è apparentemente riconducibile ad una causa certa.
Cause
L’eziologia delle malattie autoimmuni riconosce due elementi fondamentali: la predittività genetica e i fattori scatenanti. Sebbene ci siano autori illustri che abbiano individuato nell’ intossicazione da metalli pesanti, una probabile concausa di quest’anomalia del sistema immunitario, non è stato dimostrato scientificamente come mai il nostro sistema immunitario, ad un certo punto ravvisa i propri organi o cellule come nemici ed inizi ad attaccarli. In un certo senso la pazzia del sistema immunitario, potrebbe essere paragonata alla pazzia del dna, quando invece che creare cellule sane da origine a cellule tumorali. Fornire una diagnosi probabile non conoscendone scientificamente la causa, non significa comunque poter liquidare la patologia come “patologia a causa probabile ma sconosciuta” e trattarla con protocolli standard che servono solo ad controllare i sintomi cercando di rallentare il processo degenerativo a fortuna. Proprio nel rispetto del principio che il paziente dev’ essere il vero protagonista, ogni paziente sebbene possa mostrare patologie autoimmuni classificate ognuna mediante un protocollo standard, dovrebbe essere considerato nella sua unicità e non semplicemente liquidato con un carico di farmaci inibitori del sistema immunitario o steroidei. Curarsi è un’attività piena di seccature: prendere correttamente i farmaci, fare regolari controlli, modificare le abitudini di tutta una vita e spesso anche quella della propria famiglia in funzione della propria patologia, auto sorvegliarsi per cogliere i segnali precoci di un possibile nuovo sintomo.
Il paziente non può essere lasciato da solo a percorrere un senso di precarietà che poi si dimostra diventare rassegnazione. Sinchè è possibile va sempre cercata la o le cause, principali e collaterali per meglio mirare la terapia che soprattutto nei casi di malattie che debbono essere gestite per tutta una vita, deve essere conservativa verso gli altri organi che non possono essere intossicati da dosi massicce di farmaci sintetici.
A supporto delle terapie farmacologiche la naturopatia come l’omeopatia possono stabilizzare la patologia cercando di migliorare la qualità della propria vita. Nell’ attesa che la ricerca scientifica trovi le cause le e possibili cure si deve puntare sulla conservazione e la prevenzione. Nel caso delle patologie autoimmuni la conservazione risiede nel cambiare la propria qualità della vita verificando se il nostro stile di vita, la nostra alimentazione, il nostro ambiente famigliare o di lavoro, potrebbero essere contaminati da sostanze nocive che assunte regolarmente potrebbero contribuire a fare impazzire il nostro sistema immunitario. E nel caso ci si ammalasse è necessario concentrarsi sul cronicizzare i sintomi ed evitare i peggioramenti.
Patologie autoimmuni
Ci sono molti disturbi autoimmuni causati dalla sofferenza del sistema immunitario. Essendo una massoterapista naturopata, di seguito elenco le patologie autoimmuni che colpiscono i distretti osteoarticolari-muscolari, i tessuti molli e gli organi emuntori che tratto:
- Artrite reumatoide e sue varianti
- Malattia di Still
- Sindrome di Felty
- Connettivite mista
- Fibromialgia
- Gotta
- LES – Lupus eritematoso sistemico
- Miastenia gravis pseudoparalitica
- Miositi (Dermatomiosite – polimiosite)
- Morbo di Addison
- Morbo di Crohn
- Sclerodermia
- Sclerosi multipla
- Sindrome di Sjögren
- Spondilite anchilosante
- Spondilite sieronegativa
- Tiroidite hashimoto
Diagnosi
E’ fondamentale nel corso della propria vita conservare accuratamente i documenti clinici. Dotandosi di un registro dove annotare gli eventi significativi, le terapie praticate lo stile di vita il tipo di alimentazione. Questo è fondamentale nel caso ci si ammalasse di una patologia autoimmune, per favorire ai medici che seguono il vostro caso, di avere una visione obiettiva d’insieme e cercare di capire le possibili cause. La diagnosi di una malattia autoimmune non è mai semplice. Normalmente ci si arriva dopo avere escluso ogni causa conosciuta. Anche se durante il mio percorso formativo e professionale ho potuto verificare come i malati autoimmuni abbiano spiccate forme di intolleranze alimentari e siano intossicati da metalli nocivi presenti nel sangue e da elevati tassi di minerali che secondo la comunità scientifica predispongono a malattie autoimmuni e degenerative. Difronte ad una presunzione di malattia o alla malattia autoimmune consiglio ai pazienti di sottoporsi ai test del MINERALOGRAMMA mediate biopsia capillare e al test delle INTOLLERANZE ALIMENTARI. Eliminare alcuni fattori scatenanti della patologia autoimmune in una persona predisposta potrebbe significare evitare che la malattia si scateni. Mentre nel paziente malato non significa guarirla, ma contribuisce e non poco a individuarne il trattamento terapeutico più idoneo per a cronicizzare lo status quo migliorando i sintomi e la qualità della vita del malato.
Il malato si deve auto-aiutare
Tutti, in special modo chi soffre di disturbi autoimmuni, dovrebbe implementare la capacità di auto osservarsi. Cogliendo i segnali di riserva, affaticamento, fastidio, malessere che il nostro organismo ci trasmette. L’autocoscienza, sebbene sia una facoltà innata di cui abbiamo già discusso specificatamente sul sito, è comunque una facoltà che va conosciuta ed utilizzata non in modo istintivo ma consapevole. Imparare ad osservarsi con obiettività serve ad acquisire la capacità di cogliere precocemente i segni di un sintomo ancora prima che diventino dei problemi seri da gestire. Dal punto di vista della salute, l’osservazione può essere fatta attraverso delle semplici ma efficaci manovre di autovalutazione che ogni persona può eseguire da sola o con l’aiuto di un familiare. Altrettanto utile, in quest’ottica, è imparare ad informasi su tutte le metodiche di prevenzione convenzionali e non convenzionali, che servono a migliorare il nostro stile di vita e di conseguenza a individuare quelle possibili cause che se trascurate potrebbero dare origine a disturbi e patologie. In ogni caso essere coscienti che ciò che mangiamo, come lo facciamo, lo stile di vita che abbiamo, il grado di soddisfazione stress e felicità che abbiamo sono complici del tentato suicidio della nostra salute, dovrebbe insegnarci che vivere in un ambiente sano, privo di sostanze nocive, mangiando alimenti equilibrati, potrebbe non solo mantenere la nostra salute, ma in caso di malattia favorire la rigenerazione ed il recupero. Ancora prima della prevenzione l’autocoscienza ci indica ancora una volta la strada corretta da seguire per rimanere o conquistare la nostra salute.
La terapia adeguata si basa sull’integrazione
Siamo abituati a pensare che la terapia medico-farmacologica inizi e finisca con l’assunzione dei farmaci prescritti. Sebbene l’esecuzione corretta del regime di trattamento farmacologico sia basilare per ottenere il risultato, curarsi non significa meramente assumere i farmaci. Significa imparare a conoscere il proprio corpo e i limiti che esso ha, capire la propria nuova condizione conquistando un equilibrio in tutti gli aspetti della vita. La visione costruttiva delle proprie sofferenze in qualcuno favorisce la visione costruttiva della malattia. Una dolorosa esperienza di vita che può farci diventare persone migliori. Tutto ciò insegna come una corretta terapia, debba tenere conto non solo dell’aspetto organico umano, ma anche dell’aspetto psicologico, emotivo e non ultimo spirituale.
- Terapia per il miglioramento organico: La maggior parte dei disturbi autoimmuni è gestito da farmaci cortisonici e immunosoppressori. Ma è fondamentale anche poter ricorrere al sostegno degli integratori naturali per riequilibrare il sistema immunitario, rallentare la patologia, disintossicare l’organismo. L’utilizzo dei farmaci steroidei, seppur salvavita, pesano sugli organi sani e sul ricircolo. Quindi la coordinazione con terapie disintossicanti naturali che dolcemente accompagnino l’organismo ad un suo equilibrio è fondamentale. Nel caso del paziente autoimmune, molte patologie trasformano la funzionalità organica. Spesso la funzione della, delle articolazioni, e della motilità viene compromessa. E’ quindi fondamentale associare massaggi terapeutici, fisioterapia e terapie non convenzionali (ossigeno ozono, grotte di sale, sale di galleggiamento ecc..) che possano migliorare questi aspetti fondamentali per garantire la qualità di vita del malato. Il paziente deve riuscire a costituire la sua terapia personalizzata, in collaborazione con più specialisti calibrando le sue esigenze con i risultati che ottiene, mettendoci tutto l’impegno per aderirvi con la massima coerenza. Chi è capace di farlo non solo starà molto meglio ma avrà una necessità molto minore di ricorrere ai farmaci.
- Terapia per il miglioramento delle funzioni: Massoterapia e terapia del dolore; attraverso le indicazioni del reumatologo è possibile prevenire le degenerazioni muscolo-scheletriche e dei loro distretti e dei tessuti molli attraverso una adeguata e mirata massoterapia coadiuvata dalla terapia per la gestione del dolore.
- Terapia per il miglioramento psicologico: Nel paziente autoimmune, i lutti, le perdite, i dispiaceri spesso sono fattori scatenanti che danno avvio od aggravano le patologie autoimmuni.E’ fondamentale che un paziente possa essere affiancato da un percorso psicologico, non per l’accettazione della malattia, ma per capire dove risiedano quei dispiaceri che hanno predisposto lo stesso ad ammalarsi.
- Terapia per il miglioramenti emotivo: L’incoraggiamento dei famigliari, degli amici è fondamentale quando una persona si ammala. Soprattutto nel paziente autoimmune dove la componente emotiva e psicologica è concausa dell’andamento ed aggravamento delle patologie, è necessario che tutta la famiglia viva in un clima sereno, appagante, gioviale e sano. Se la componente emotiva è uno dei fattori scatenanti della patologia, va da sé che il suo miglioramento non potrebbe che giovare al paziente autoimmune.
- Terapia per il miglioramento spirituale: A prescindere dal proprio credo religioso e anche per chi non ne ha, l’aspetto spirituale conta molto. Esso aiuta ad accettare il proprio destino cercando delle motivazioni a ciò che accade. Il limite umano non può comprendere le cause degli avvenimenti della vita e questo mette il paziente nella condizione di disprezzare, di invidiare, di vivere con rancore il proprio destino. E’ fondamentale invece trovare delle risposte personali ai motivi che non possono essere spiegati dalla nostra limitata visione della vita. Approcciarsi ad una conoscenza spirituale convenzionale (con le religioni) o non convenzionale (studio dell’e energie, del karma ecc.) aiuta il paziente e la sua famiglia a vivere in modo sereno allontanando la rabbia e la disperazione che la malattia può dare.
Osservazione
Non bisogna mai dare per scontato che la propria terapia, benchè possa risultare efficace in determinati periodi, possa sempre essere efficace. Grazie al carattere mutevole dei sintomi autoimmuni, alla mancanza di cause certe, alla condizione fisica e mentale che muta, come i nostri bisogni e lo stile di vita è necessari rimanere sempre aggiornati sulle ricerche, sulle terapie non convenzionali e su tutto ciò che potrebbe migliorare la propria salute. Rimanere in salute è una vera e propria disciplina che richiede sforzo, dedizione ed interesse. Non bisogna mai rassegnarsi ad essere malati e osservare mette il paziente nella condizione di essere vigile anche sui suoi mutamenti che sono unici e diversi da quelli altrui, anche se con medesima patologia. Questi punti debbono essere presi in considerazione sia dai pazienti autoimmuni, che per tutti coloro che vorrebbero mantenere la propria salute o gestire al meglio le proprie patologie.
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