Buongiorno Doc,
mi chiamo Marica, ho 43 anni, vivo in provincia di Verona e sono sposata da 18 anni con Cesare 46.Innanzitutto complimenti per il sito è davvero splendido interessante e completo di articoli attuali, che toccano da vicino la sessualità di molte donne con diversi approfondimenti e dettagli interessanti.Ho anche una figlia di 18 anni con cui ho uno splendido rapporto, parliamo di tutto, e da quando mi ha detto (mamma parliamoci chiaro, ti sento quando fai l’amore con papà, è una cosa naturale) rispettando i ruoli mamma e figlia, abbiamo un dialogo più confidenziale, ma la cosa ancora più curiosa, è che ho conosciuto questo sito grazie a lei che con le compagne di liceo, leggevano i post sui giovani disinibiti mandare in crisi i genitori, in effetti ho poi letto l’articolo e mia figlia conferma la regola.Ma vengo al mio problema, circa un anno fa, l’estate scorsa, ho sorpreso mio marito Cesare masturbarsi sotto la doccia, nonostante avessimo regolarmente uno o due rapporti alla settimana. Colto inaspettatamente sul fatto e messo sotto torchio “per così dire” mi ha confessato che è una sua esigenza, di non riuscire a farne a meno, una volta al giorno, senza spiegarmi altri motivi o pensieri che lo portano a tale esigenza.Tutto questo mi ha sconcertata, e involontariamente il mio atteggiamento nel tempo è cambiato, ho sempre pensato di averlo sotto controllo, “sessualmente parlando” sono sempre io che prende l’iniziativa di quando come e dove farlo, e sinceramente in certe occasioni di eiaculazione precoce, (prima della penetrazione) per discrezione non avevo fatto pesare la cosa, ma ora a conoscenza di tutto ciò, ho come una rabbia dentro che non mi permette di arrivare all’orgasmo durante la penetrazione, i mie tempi si sono allungati, e i suoi accorciati…. abbiamo così cambiato modo di fare l’amore, dedicandoci di più al sesso orale.Leggendo bene alcuni post nel sito, ho appreso che in certi contesti di coppia può essere positiva la scelta concreta di adottare una soluzione drastica, tipica di una moglie dominante, e della quale io ora ho deciso di farne parte, provo rabbia e dispiacere sapere che mio marito a 46 anni si faccia ancora le seghe, e mi perdoni il termine Dottoressa.In cuor mio sto pensando seriamente ad una castità forzata per lui, non so se è una cosa che esiste realmente oppure sia solo un gioco di fantasia, il fatto certo è che questo argomento ha acuito in me il desiderio di provare e tenere sotto controllo mio marito, ho anche accennato la cosa a lui in forma di battuta, ma lui non ha preso sul serio la cosa.Naturalmente di questo argomento non so molto e soprattutto non riesco a parlarne con nessuno, Le sono grata di un suo stimato parere in merito. Grazie M. D. P.
Marica, ciò che scrivi è prezioso. Prezioso per i nostri utenti che ogni giorno ci leggono numerosi e che grazie a te oggi potrebbero ritenere interessante l’argomento forse perché sono nella medesima situazione. Prezioso per me perchè mi fornisci il modo di poter approfondire le conoscenze umane e di potermi misurare in argomenti formativi, prezioso anche per la vostra coppia perché fare il passo di scrivere e allearsi con me è già una forma di fiducia che io apprezzo e che non disattenderò. Mi rendo conto, che non è certo semplice decidere di scrivere una mail e di fornire il permesso di pubblicarla, nonostante vi siano garantiti il rispetto della privacy perchè comunque quando la leggete sapete che si parla di voi. Si proprio di voi due e del vostro rapporto. Detto questo. Ogni coppia per poter sopravvivere alla giungla della quotidianità, allo spettro della vecchiaia, agli impegni che limitano i contatti personali, ai problemi che aumentano le tensioni, ai figli che spesso sono fonte di contrasti educativi, a chi s’intromette come il prezzemolo e dice la sua una volta in più, deve adottarsi di una buon corsetto protettivo. E questo corsetto deve essere formato dalla stima reciproca, dalla complicità, dall’amore, dall’alleanza e dalla condivisione . Ma è proprio questo ultimo passo, che è venuto meno nel vostro rapporto ed è ciò che ti ha sconvolta. Nel tuo caso nonostante come tu stessa scriva, ci sia un ottima intesa sessuale tra voi hai “beccato” tuo marito a fare auto erotismo per puro caso. E ci sei rimasta male. Ma perché? Cosa ti ha sconvolta? Di prima battuta come tu stesso hai scritto ti ha sconvolto il fatto che tuo marito, lo facesse. E ti sei chiesta come mai tuo marito potesse avere questa esigenza mettendoti in discussione. “Ma come mai si deve masturbare se io e lui ogni due/tre giorni facciamo sesso? Cosa c’è che non va? Cosa gli manca?”… Sicuramente ti sarai fatta queste domande e forse anche:… “Cosa non do che a lui manca?Etc…”. Quando poi gli hai chiesto quale era la motivazione che lo portava a fare ciò, ti sei arrabbiata perché ti aspettavi una risposta diversa da quella che lui ti ha dato. Perché volevi una motivazione logica e razionale che ti tranquillizzasse, che ti confermasse che il “problema non eri tu” od una mancanza. O che evidenziasse un problema. Ma la sua non risposta ti ha alterata. E perché ha risposto così? Te lo sei chiesta? Credevi che la coppia fosse amalgamata, credevi che la vostra complicità fosse alle stelle e invece lui non ha condiviso un momento intimo così importante e sei arrabbiata e delusa. Giusto? Ma la prima cosa che vorrei dirti è stai serena!! Perché tutto ciò non è affatto sintomo di una mancanza tua o di una eccessiva sicurezza o di una mancanza nella coppia. Nè un sintomo di mancanza di complicità. Ciò che è successo è del tutto naturale e consueto. Naturale che l’uomo, anzi il maschio, benchè tu possa fare l’amore con lui anche tutti i giorni, si prenda spazio per sé. Dovremmo,anzi, imparare da loro e prendercelo anche per noi! Perché l’autoerotismo è una parte importante nell’uomo. L’auto erotismo è uno spazio intimo privato, fatto di sé e delle proprie fantasie e anche se in quel momento esclude la coppia non è affatto sintomo di una crisi o rottura. E’ naturale, fisiologico e se occasionale sano. Certo che se tuo marito svolgesse auto erotismo perchè tu come donna ti concederesti canonicamente ogni domenica sera tra le 21 e le 21.07 e dopo nanna….Sarebbe sintomatico di una mancanza. Ma da ciò che scrivi non è così. E’ solo uno spazio che lui si è ricavato. Quindi non vedrei assolutamente ciò come un problema. Per quanto poi riguarda la risposta che ti ha dato anche qua, non preoccuparti affatto. L’uomo ragiona diversamente dalla donna e dice ciò che pensa. Se per lui farsi una “sega :-)” equivale a soddisfare un bisogno significa che è così. Non cè nulla da analizzare. Non facciamo psicologia del perché ha detto quello del cosa c’è dietro in realtà. Il maschio rispetto a noi donne è pane al pane, vino al vino, non è così logorroico o così sottile nei ragionamenti che spesso diventano anche contorti dove dietro un gesto c’è tutta una filosofia. Quindi non ti preoccupare, non c’è aria di crisi o disagio…. Ma piuttosto. Di certo qualcosa è mancato. Ossia la condivisione. E se su questo ti sei sentita ferita ne hai ragione. Perchè se pur vero che è giusto, che una coppia deve condividere tutto e se è vero che è corretto e fisiologico che ognuno mantenga comunque una propria identità o autonomia all’interno della stessa e ciò non significa che non ci si ami o che non si è complici, è pur vero che ogni attitudine di dipendenza, ogni interesse proprio, anche se ottemperarlo escludendo l’altro va condiviso (la palestra, le uscite con gli amici, le partite a poker il venerdì, l’autoerotismo etc…)…La condivisione parlata di ciò che si fa fuori quando l’altro non c’è, è un modo di coinvolgere l’altro e di rassicurarlo. Ed è ciò che è mancato. Ti sei sentita tagliata fuori e soprattutto hai compreso che in realtà quella parte della sua vita tu non la gestisci, non l’hai decisa come sei solita fare e siccome il settore è molto intimo ed emozionale ti sei sentita tradita. Ed è da lì che siete andati in crisi, tanto che manca ora la complicità. E a letto, terreno nel quale non si mente mai, siete lontani. Ora però cerchi e chiedi un suggerimento. Vorresti dominarlo, dominare quei momenti, vorresti riprenderti la tua sicurezza. Ma non è dominazione quella. Ciò è sbagliato. Non si diventa dominanti perché si è arrabbiati e la si vuole fare pagare, né si corretto esserlo perché si crede di avere le redini di un rapporto che si pensava essere gestito solo da noi è un tuo diritto e lo vuoi fare a tutti costi. In una coppia Marika si è sempre in due e questo non va dimenticato. E di fatto quando glielo hai palesato lui non ti ha presa sul serio. Perché non si sente coinvolto.Perché tu lo stai tagliando fuori, stai decidendo anche per lui. In un rapporto dom-sub di fatto è necessario condividere ed essere complici. Dominare è un arte, non è obbligare qualcuno a fare ciò che si vuole per tenerlo sotto controllo, perché se l’altro non vuole non lo tieni sotto controllo nemmeno con tremila lucchetti! La volontà di sottomissione deve essere libera e condivisa.Vuoi che questo suo momento intimo possa trovarti coinvolta perchè con lui hai sempre condiviso tutto? Lo puoi fare. Ma è importante sapere una cosa Marika. Se la vostra volontà e quella di voler condividere questo suo aspetto privato deve essere d’ accordo anche lui e io posso suggerirti come fare. Ma lo dovete desiderare in due. Quindi. Primo, stai serena, niente maretta in vista, secondo, verifica che lui voglia farti far parte di questi suoi momenti di auto erotismo con se stesso (ricordando che l’autoerotismo il conoscersi è fondamentale e non va mai dimenticato nemmeno per noi donne, ognuno di noi dovrebbe prendersi spazio per sé da soli). Terzo, se lui accetta di coinvolgerti allora devi fare in modo che in questi suoi momenti tra lui e le fantasie ci sia pure tu, ma lasciandolo fare da sé. Altrimenti, se il rito della masturbazione, il momento di autoerotismo diventa fare sesso con te, non è più auto erotismo. E gli levi il suo spazio che ha una valenza importante. Allora come? Guardalo, fomenta le sue fantasie con la parola, entra in contatto celebrale con lui, se vuoi guidalo nella gestione della dominazione attraverso la castità e il controllo dell’orgasmo imposto mentre si masturba. Ma lascialo fare …. Solo allora diverrai parte del gioco. E lui manterrà il suo spazio. E solo così lo dominerai mantenendo alta la complicità. Ma lo dovete fare in due. E se vorrai fare del coaching e capire meglio contattami attraverso i moduli preposti. Buona giornata e sii serena.
Se volete porre un quesito scrivete o mandate un video-messaggio
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Alessandro dice
Si masturba? E allora? Ti senti tradita perchè non “possiedi” la totalità della sua sfera sessuale? Ma scherziamo?
I rapporti sono basati sulla condivisione, sulla complicità, sull’accompagnarsi vicendevolmente attraverso gli anni, non sul negarsi ogni altra cosa.
La masturbazione per l’uomo è una tipologia di atto sessuale completamente diversa dal rapporto con una donna.
E’ una cosa più vicina a grattarsi un gomito che al “tradire” sessualmente la partner.
La penetrazione non soddisfa per nulla la spinta alla masturbazione, anzi. Forse nel rapporto con te lui conforma i suoi movimenti al tuo piacere, magari sacrificando il proprio, per farti stare meglio invece che usarti come terreno per i suoi comodi.
Sono pochi i casi in cui ci sia complementarietà assoluta in ambito sessuale, ma la gente vive bene e fa sesso ugualmente.
Che ne sai, magari hai tu delle responsabilità in tal senso e potresti migliorare con l’attenzione, invece che forzare lui alla castità!
Ciò, probabilmente, lo spinge a completare sotto la doccia e allora?
Non vuol dire che non ti desideri o che ti stia tradendo.
Cerca di non farti condizionare da questa fesseria e di non metterti in condizione di rovinare un rapporto che funziona. Non sentirti offesa nè inutile. Non è così.
Dopo 18 anni è normale che la spinta subisca delle alterazioni, provvedi in modo da rinnovare “l’offerta” invece che sentirti stupidamente tradita.
ale
Alessandro dice
Elisa, non sono convinto che “partecipare” al suo autoerotismo sia una soluzione. L’autoerotismo è “AUTO” perchè rappresenta un momento di solitudine con se stessi. Se ci sono gli spettatori perde di senso e di utilità. Dovremmo invece preoccuparci del fatto che nelle società moderne, l’essere umano possa concedersi alla sua intimità per miseri 3 minuti al giorno, quando fa la doccia… e passi le rimanenti 23 ore e 57 minuti immerso in una promisquità non sempre funzionale alla sua tranquillità ed equilibrio.
anonimo dice
le donne si fanno un sacco di seghe mentali Alessandro per fortuna che cè una Dottoressa seria che glielo fa capire 🙂 – masturbatevi anche voi e vedete perchè a volte lo facciamo che non significa tradire è un modo privato di godere -invece mi attizza molto l’idea della condivisione suggerita dalla Dottoressa – se la mia donna mentre mi masturbo mi guarda e mi eccita lo apprezzerei di più e invece di pensare ad altro nelle mie fantasie ci starebbe solo lei- ma credi davvero che la tua donna lo farebbe tutti i giorni? la mia me la da a settimane alterne.
Alessandro dice
anonimo, se lei fosse presente al mio autoerotismo esso si trasformarebbe in un tipo diverso di sesso con lei, un gioco di ruolo, magari. Dopodichè io cercherei un momentino privato e giù… 🙂
Marica dice
Gentilissima D,ssa Elisa,
grazie per l’accurata e approfondita analisi, di cui ne farò tesoro, è vero mi sono sentita tradita e posta veramente quelle domande, la sua risposta vaga e imbarazzata mi ha poi alterata e delusa. Per la mia educazione ricevuta ho sempre creduto che l’autoerotismo fosse un passaggio adolescenziale, bello da vivere ma pur sempre un passaggio, che comprendo benissimo avendo anche una figlia diciottenne.
Non so il perché ma ho collegato subito la sua eiaculazione precoce ad un eccessivo autoerotismo segreto, avrei preferito essere coinvolta a questa sua “esigenza” …. ecco il mio dubbio se intervenire con una castità forzata. Si tratta di un benessere fisico o di puro piacere chiedo a voi maschietti ? Anche se il parere di una donna sarebbe più imparziale.
Ho preso anche buona nota del concetto di condivisione e dominazione, su cui intendo approfondire..
Grazie, M.D.P.
rosso cardinale dice
benvenuta Marica e innanzitutto i miei complimenti per il coraggio di avere scritto una cosa così intima e anche io Alessandro credo che l ‘autoerotismo possa essere condiviso come dice anonimo e come suggerisce la Dr.ssa Visconti sempre che lui il marito lo voglia. E capisco pure che Marica te sia sentita tradita infatti è vero lui avrà anche il diritto de farsi le pugnette en santa pace, ma fili miei sete sposati la condivisone è fondamentale no? Almeno se spera!! RC
lucien dice
Lucien
lucien dice
Buonasera mi inserisco in questa splendida discussione a tempo scaduto..fuori tempo massimo ? spero di no !
Non so se Marica mi leggerà, non so se ciò che sto per scrivere dopo tante bellissime osservazioni ed interventi che mi hanno preceduto possa servire…
ci provo
Ciò che mi colpisce nel racconto e nel rapporto sessuale tra Marica ed il marito è la totale incomunicabilità…
se è vero che la sessualità rappresenta un bisogno , se è vero che la componente materiale fisica di piacere e di sfogo è molto forte ed importante, altrettanto vero è che la sessualità è una forma di comunicazione con risvolti tanto intensi e profondi quante sono le esigenze e le profondità talvolta insondabili del nostro animo..
Mi colpisce l’atteggiamento inconsciamente dominante di Marica, un atteggiamento dominante di tipo particolare asservito a tutelare la propria sicurezza, il proprio volere, il proprio piacere , una cosa scandita da tempi regole bisogni solo in parte condivisi..
Cesare appare esteriormente tranquillo ed il suo atteggiamento puo apparire superficiale, in realtà mi da’ l’impressione che celi ansia ..paura…senso di inadeguatezza..profondo e (molto nascosto) smarrimento
Marica , nel cercare una soluzione al problema, ribadisce il proprio atteggiamento e Cesare risponde ancor più con l’eiaculazione precoce
credo manchi una dialogo profondo intimo sentito in cui si possa far tacere le proprie paure e impostare un intenso godimento sul piano fisico unitamente alla sicurezza che solo l’accettazione , la tenerezza e l’amore possono dare
La masturbazione di Cesare appare ricca di significati ma mi pare siano molto diversi da quelli considerati da Marica.
Lucien
letizia dice
Buongiorno Lucien hai fatto bene ad intervenire: gli articoli non scadono si possono riprendere in qualsiasi momento… approfitto del tuo intervento per esprimere il mio parere. In Italia più che altrove c’è un senso della famiglia molto forte. Talvota questo porta le persone a escludere dalla propria cerchia di fiducia persone estranee all’area familiare. Tanto il mondo è cattivo, quanto pongo fiducia nella persona con cui sto e con cui cerco quella comunicazione con risvolti intensi e profondi di cui tu parli. E allora anche un gesto come quello del marito di Marica che rompe con il quadro di perfezione può gettare nel panico. Siamo esseri sociali, abbiamo bisogno di riconoscerci in una comunità, non solo in famiglia.
aldolo dice
Si può anche ipotizzare che il marito sia nascostamente gay.
Polinord dice
Dal racconto emerge che la donna non si pone il problema che il maschio, se fisicamente e psichicamente sta bene, ha bisogno di rapporti sessuali, per l’età dichiarata, più frequenti durante il corso della settimana. ovvero di almeno 3-4 rapporti abbastanza lunghi e non precoci. La moglie si è posta un problema troppo superficiale e non ha indagato a fondo il problema. Escludendo qualsiasi altra ragione, il marito a quell’età ha bisogno di fare di più il sesso, altrimenti diventa matto.