Non vi è mai capitato di sottovalutare qualcosa che avete conquistato? O peggio, non vi è mai capitato di sottovalutare qualcosa che avete avuto da sempre, che non avete mai fatto fatica a conquistare dandolo non per tanto come scontato, ma per ovvio? Non vi è mai capitato di abusare di un diritto? Sapete quali sono le conseguenze quando si è portati a non valutare a fondo le proprie azioni perchè ci si ritieni liberi e in diritto di eseguirle? O perchè la legge, o la stessa esperienza vissuta ci conforta su quelli che sono i nostri diritti? Cosa succede quando ci si trova dirimpetto a persone che la nostra “ovvietà” la percepiscono come una conquista per loro impossibile? E cosa succede quando la nostra libertà lede quella altrui? Come credete che normalmente ci senta a poter vedere che c’è gente che non considera la propria libertà come una condizione di pregio o una vittoria ma la percepisce addirittura come orpello inutile, ovvio e a volte addirittura fastidio?Già quante domande racchiuse all’interno di un diritto universale che però, come ben sapete non tutti hanno la FORTUNA di poter avere. E molti la capacità di saperlo GESTIRE. Iniziamo con la definizione. Che significa essere liberi? La libertà è la condizione per cui un individuo può “decidere di pensare, esprimersi ed agire senza costrizioni” usando la propria volontà di ideare e mettere in atto un’azione, ricorrendo ad una libera scelta degli strumenti che ritiene utili a metterla in atto. La libertà in senso più ampio del termine è lo stato di un popolo non soggetto al dominio straniero o a una dittatura. E l’autonomia nel pensiero e nell’azione: (libertà di teligione, di scelta del lavoro, di parola), è l’assenza di impedimenti, obblighi, impegni decretati da altri.
E la libertà agisce grazie al libero arbitrio. Di fatto, quando dobbiamo decidere di intrapprendere una determinata azione, possiamo decidere la modalità di porla in atto. Ed il libero arbitrio ci fornisce proprio questa opportunità. Vi faccio un esempio. Se noi abbiamo la libertà di gettare la spazzatura, sta a noi adottare la modalità con la quale eseguirla. C’è chi lo fa buttandola dall’autostrada, c’è chi lo fa portandola in un cassonetto, chi invece, pur non essendono obbligato fa la raccolta differenziata e la ripone nelle discariche dividendo i materiali di scarto con quelli da recupero. In tutti e tre i casi abbiamo utilizzato la libertà di gettare la spazzatura, visto che nessuno ci obbliga a farlo in un determinato modo (escludendo i paesi che fanno la RD). Ma sta al singolo libero arbitrio di ognuno di noi scegliere come farlo.
E nell’esempio citato cosa succede? Succede che sapere usare la nostra libertà in un determinato modo, crea delle conseguenze ambientali, anche periolose per gli altri. Chi infatti, getta la spazzatura in autostrada può creare incidenti. Chi la butta in un cassonetto senza smistarla contribuisce ad inquinare lo stesso ambiente in cui vive, chi invece la smista contribuisce a creare per sé e per gli altri un circolo virtuoso. Quindi la libertà di ognuno di noi può essere costruttiva oppure lesiva. Sia per sé stessi che per gli altri. Vi faccio un altro esempio. La libertà di non mangiare che ha una ragazza anoressica, di drogarsi di un ragazzo, di delapidare uno stipendio di un padre di famiglia, di uccidersi di una madre, di denunciare una persona per conflittualità di confine per due dirimpettai cosa generano? Generano sofferenze, problemi per gli altri. Per i famigliari che ne subiscono le conseguenze. Quindi sapere usare lo strumento del libero arbitrio non abusando della nostra libertà è un nostro DOVERE.
Afferma Isaiah Berlin:
«L’essenza della libertà è sempre consistita nella capacità di scegliere come si vuole scegliere e perché così si vuole, senza costrizioni o intimidazioni, senza che un sistema immenso ci inghiotta; e nel diritto di resistere, di essere impopolare, di schierarti per le tue convinzioni per il solo fatto che sono tue» .
Ed io aggiungerei ” Non vi deve essere il diritto alla libertà se non si dimostra di avere la capacità di saperla gestire”.Perchè non dimentichiamoci che un giorno vissuto sulla terra senza aiutare qualcuno, o senza educare o trasmettere o rispettare è un giorno inutile!
Anche la troppa libertà, pone una mancanza di controllo, come parlare con troppa libertà, o prendersi troppa libertà. La libertà delle prostitute sulla strada non deve giustificarle del fatto che è corretto mettersi in mostra con il seno nudo. La troppa libertà dell’esibizionismo, del comportarsi in modo poco rispettoso, la troppa libertà può esere lesiva per sè e per gli altri. La troppa libertà diventa un vincolo, un limite per chi la subisce. Come quelle famiglie che per impedire che i figli vedano le Maddalene nude per strada, cambiano percorso. La Maddalena ha diritto di essere tale, ma nel modo opportuno. Essere libere di drogarsi, bere, non mangiare, autolesionarsi, vendersi, esibirsi, suicidarsi cosa comporta?
La troppa libertà ha una valenza negativa. Come chi si lamenta del proprio status ed è libero per poterlo cambiare e spreca delle grosse opportunità. Immaginiamoci per un solo istante a Cuba dove sappiamo benissimo che chi vive la non può uscire vita natural durante dal proprio paese e se ci sta male che fa? Che opportunità ha? Ricordiamoci i desaparesidos in Argentina durante la dittatura militare 1976 – 1983. Migliaia di persone scomparse torturate, uccise e altre….forse ancora in prigionia solo perchè hanno voluto fare valere il diritto di opporsi alle violenze della dittatura… e ancora. Persone bambini, donne tenute prigioniere in casa loro senza possibilità di scappare, urlare, vivere.E necessario ogni giorno ricordarci che NOI siamo stra FORTUNATI e quindi bisogna essere grati della libertà che abbiamo, vediamo quindi si saperla anche usare.
Quindi c’è una cosa che non va mai dimenticata. La libertà deve necessariamente poter coincidere con il LIMITE. Il limite di non invadere quella altrui, il limite di non abusarne mettendo la licertà altrui in una condizione di prigionia. Il limite di non sentirsi in diritto od autorizzati, per una propria faciltà di usare ciò che sono azioni corrette per noi ma lesive per altri. Si perchè ogni volta che facciamo una scelta, inevitabilmente c’è sempre qualcuno dietro che viene trascinato dalla stessa e si “fida” su come noi guidiamo la nostra e la sua vita…. Meditiamo, riflettiamo e agiamo. La libertà è un diritto ma anche e soprattutto un nostro dovere.
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Giordano dice
Elisa questo articolo mi galvanizza tantissimo 😀 .
Rispetto a Isaiah Berlin mi trovo quasi in contrasto anche se il concetto ‘la capacità di scegliere come si vuole scegliere’ a mio parere riguardo alla libertà è una parte nell’ insieme.
Oltre il termine-significato psicologico-ecc. nella libertà è determinante la modalità nel suo impiego il quale come addirittura nelle medesime intenzioni-azioni collettive è differente in ogni persona.
A questo punto posso sintetizzare-affermare questo: ” a mio parere la libertà si forma e si mantiene quando tramite spontaneità le persone-le loro azioni e le successive interazioni danno vita a un sapere condividere-gestire e viceversa ogni elemento presente nell’ ambiente al fine ottenere risultati il cui fine è migliorare la qualità nella vita individuale e collettiva oltre a generare valori-criteri-principi comuni attuabili-condivisibili e mutevoli nel tempo” ovvero una sorta di istituzionalizzare senza istituzionalizzare.
rosso cardinale dice
Carissima Dottoressa nostra, lieto di riscrivere anche se non ho mai perso un giorno il suo magazine che è maturato molto attraversando anche periodi confusi. La libertà è un prezzo alto da pagare soprattutto per chi l’ha sempre avuta e nemmeno se ne accorge e la butt, la maltratta, la svende. Posso usare stralcio del suo articolo per un mio articolo ovviamente citando lei e la sua meravigliosa ricerca sociologica? Lei mi arricchisce e m’illumina di immenso. Con devozione R.C
Giordano dice
Se mi viene concesso voglio aggiungere un paio di cose.
Purtroppo troppo spesso assisto o vengo coinvolto in episodi dove mi trovo davanti convinzioni malsane sulla libertà.
La libertà è libertà e l’ abuso è l’ abuso quindi sono due cose distine dove il secondo ovvero l’ abuso priva-autopriva nelle persone la prima ovvero la libertà.
Succede molto spesso istruzione-ceto sociale-ecc. a parte in quanto le persone si educano o è presente in loro un’ educazione malsana tramite famiglia-religione-ecc. casi in cui le stesse si spingono a privare tramite ogni mezzo la libertà al prossimo e credere così l’ averne un incremento a livello personale come risultato. Succede spesso, in tutti i settori a tutti i livelli, pensiamo a un governo dove il nome libertà viene usato al fine invadere un altro paese-un religioso impegnato nell’ “aizzare” i propri fedeli all’ omicidio diretto o indiretto-ecc.
Spesso tali gravi mancanze si manifestano quotidianamente anche nei settori dove si deve migliorare la qualità nella vita altrui, vedo spesso psicologi e psichiatri agire fuori contesto terapeutico al fine creare disagio e fare andare poi queste persone nei loro studi, classico esempio di deformazione professionale il quale sfocia nella criminalità.
Perciò concludo nell’ affermare quanto la libertà risiede nell’ intelligenza-coscienza-azione personale e indipendente rispetto al resto oltre a trovare come mi dici te Elisa nell’ empatia la centralità nel suo potersi attuare.
Buon week a tutti.