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La fitoterapia è una disciplina erboristica che consiste nella raccolta, trattamento ed utilizzo vegetali quali erbe, piante o parti, fiori, frutti, alghe, semi etc. ammesse all’utilizzo dal ministero della salute trasformati in estratti, miscele o preparati farmacologici (normati dalle leggi 2001/83/ce e 2002/46/ce) realizzati in forme secche, liquide, tinture, opercoli, sciroppi, macerati, tisane, unguenti ecc. per scopi terapeutici. Un fitocomplesso vegetale può prevenire, stimolare, rigenerare l’organismo? La base di molti farmaci sono proprio i fitocomplessi. Organismi vegetali che contengono sostanze che possono essere utilizzate a fini terapeutici, precursori di emisintesi di specie farmaceutiche. I fitocomplessi sono principi attivi che danno origine a sostanze farmacologiche tantè che sono 7000 i principi attivi derivati da piante, utilizzati per la preparazione di farmaci.
Indicazioni
I fitocomplessi hanno numerose capacità: calmanti, drenanti, disintossicanti, antispastiche, regolatori dell’umore, sedative, analgesiche, immunostimolanti, riequilibranti delle attività endocrine, antimicrobiche, antiparassitarie, antitossiche, lassative, antinfiammatorie, antiossidanti, antidolorifiche, antivirali, antibatteriche, attive sul sistema nervoso centrale e periferico. Sono quindi indicate:
- in ambito preventivo come rinforzo del sistema immunitario;
- riequilibrio organico;
- supporto in disturbi osteoarticolari e loro distretti;
- supporto di malesseri di origine psicosomatica psicologica ed emotiva;
- depurazione;
- mantenimento del benessere psicofisico;
Ma attenzione
Il fatto che questi preparati siano commercializzati e possano essere utilizzati senza prescrizione medica, non fa della fitoterapia una disciplina innocua. La fitoterapia, per essere efficace e priva di effetti collaterali, dev’ essere comunque prescritta da professionisti che ne conoscano le peculiarità e che si interfaccino anche con figure specialistiche sanitarie, onde evitare che le terapie preventive e di sostegno consigliate, vadano ad inficiare o interferire con eventuali trattamenti farmacologici prescritti. Infatti benché i preparati non siano classificati come farmaci e possono essere assunti mediante auto prescrizione, è necessario essere consci che i principi attivi contenuti sono utilizzati come preparati per moltissimi farmaci e come tali, potrebbero dare origine a problemi di intolleranze, allergie male assorbire cure farmacologiche, avere effetti collaterali o, nell’abuso, diventare tossiche. Le piante sono fra le principali fornitrici di sostanze medicamentose e vanno considerate produttori e contenitori dinamici di sostanze chimiche. A ragion veduta, benchè la fitoterapia sia comunemente accessibile a tutti senza prescrizione medica, è necessario rivolgersi a professionisti preparati, che prima di indirizzare un paziente verso l’assunzione di una dato preparato, verifichi la sua condizione di salute, le eventuali allergie o intolleranze. Va sfatato infatti, il luogo comune che “naturale è meglio”. Durante la loro evoluzione le piante hanno sviluppato innumerevoli metaboliti secondari finalizzati alla preservazione della specie. Ciò ha perfezionato e specializzato i propri metaboliti che da un punto di visto farmacologico, si dimostrano parimente importanti quanto portentosi nell’ essere umano. Ricorrere a medicamenti e farmaci naturali per evitare l’utilizzo di quelli sintetici potrebbe instaurare in individui allergici od intolleranti, una serie di reazioni chimico/fisiche avverse. E’ quindi necessario utilizzare le piante in modo cosciente.
Certamente, ma tutto dipende da cosa ha causato il deficit, spesso si parla di stress senza identificare bene quale è la problematica. In ogni caso è bene sottoporsi a test di valutazione per verificare lo stato di benessere generale.