Intervista al convegno sulle ludopatie alla dr.ssa Salvi. L’azzardo non paga mai
Trento, 16 maggio 2012. La speme è l’ultima a morire. E spesso pur di non lasciarsi andare ad un disfattismo sociale ci si aggrappa anche all’utopia di potere cambiare vita. Ma il cambiamento significa responsabilità, non follia. Dati impressionanti: un milione e ottocento mila giocatori in Italia, di cui ottocento mila sono patologici, fra cui un numero esorbitante di minorenni. “Nell’anno 2011 sono stati gettati al vento circa ottanta miliardi di euro, quasi il doppio della manovra del Governo e di certo non sono stati vinti” commenta la sociologa la dottoressa Salvi, al convegno tenutosi ad Udine sabato 12 maggio. “Giovani” continua la sociologa, “ma soprattutto casalinghe e disoccupati passano le mattinate intere se non giornate cercando di raccimolare qualche soldo fra una sigaretta e un caffè, buttando gettoni nelle macchinette. E che dire delle campagne pubblicitarie pro sogno che ogni giorni spaziano in tv? Puntare tutto sulla speranza della fortuna nel cercare un fisso mensile con la vincita è pericoloso tanto quanto buttarsi da un precipizio senza paracadute”.
Il gioco è “una vera emergenza sociale” perchè “quando si butano le poche risorse finanziarie, inseguendo il miraggio della vincita, significa che non c’è più la visione tra la realtà e la fantasia. Tutto diventa vacuo. Il senso del dovere si mescola con la falsità del fato, dei pagherò, cercando di dimenticare la propria identità persa per cercare di diventare qualcosa che non si è e non si sarà mai. La vita in questo modo sfuma, si perde la concezione della misura, di ciò che è giusto e sbagliato. La premialità della non cultura offusca soprattutto chi non sa più che pesci pigliare e di certo questa depressione economica non ha fatto alto che buttare benzina sul fuoco.
“Il dovere delle istituzioni, perchè di dovere si tratta” continua la Dr.ssa Salvi, presidente Nazionale di Alleanza Italiana “in questo caso non è solo prevenire, ma è rendere illegale il gioco che è diventato un azzardo sociale, un attentato alla dignità umana. Le istituzioni debbono potere garantire supporto alle famiglie delle vittime di questa droga devastante che mette in ginocchio tutta la vita di ogni singolo individuo, ed un opera educativa preventiva che formi una presa di coscienza di sè stessi e delle proprie potenzialità allenandosi alla vera misure delle cose e anche delle aspettative, per potere evitare di incorrere a tali sistemi”.
Da qui l’appello di Luigi Ferone, consigliere regionale del FVG affinchè ”la famiglia non sia lasciata sola dalla società, nè nel compito educativo nè nelle sue dinamiche interne che devono trovare delle interlocuzioni appropriate”. E’ stato plaudito l’intervento del segretario generale Antonio de Lieto che a proposito della pericolosità e della mancata sicurezza che tale fenomeno comporta ha riportato esempio di ordine pubblico in merito a questo fenomeno sociale.
Nei confronti dei contenuti del convegno svoltosi a Udine, i relatori sono in sintonia nel volere Condividere le preoccupazioni emerse nel corso del convegno essendo per primi interessati a ogni ulteriore rafforzamento di iniziative sempre più efficaci nel promuovere la sicurezza nel gioco con tutti gli organi rappresentati.
“Vorrei confermare il nostro impegno” termina la sociologa “come Alleanza Italiana, anche attraverso l’alleanza con le azioni del sindacato SCSD e con il segretario Ferone, ricordando che i nostri iscritti volontari sono impegnati con iniziative per promuovere la pericolosità del gioco attraverso campagne di informazione e sensibilizzazione e seminari garantendo gli stessi che tutte le iniziative saranno promosse da tutti gli organi e le associazioni sensibili a questa tematiche “.
In una realtà sociale dove persino il cardinale Bagnasco, nel convegno svoltosi a Genova il 2 febbraio è sceso in campo contro il gioco d’azzardo si dimostra come anche la chiesa, prima struttura vicina alle famiglie sia preoccupata di questo fenomeno. E ciò fa onore al nostro papato e alla nostra Italia, perchè lachiesa non si deve solo occupare di anime, come ci si dilettava a recitare con il massimo realismo dell’epoca Gino Cervi, nel film Peppone e don Camillo ma anche di etica sociale. Ed è proprio per questo che il sindacato S.C.S.D ha avvertito in mimesi con la sensibilità del consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia Luigi Ferone, e l’esperienza in merito alla sicurezza e alla legalità del segretario generale Antonio de Lieto, l’esigenza di un azione congiunta su questi scottanti temi.
Ed ecco perchè gli stessi hanno ritenuto opportuna la partecipazione di Alleanza Italiana, organo vicino al cittadino che si occupa di associazionismo politico sociale attraverso l’apporto del giovane ed intellettuale Tobias Fior, coordinatore regionale del Friuli venezia Giulia per Alleanza Italiana, arricchendo lo stesso mediante il giovane contributo che altro non vuole essere che la voce dei giovani cittadini Italiani, la voce della responsabilità e la vera voce della speranza cittadina e di chi lotta per fare emergere le proprie potenzialità rifiutando le “macchinette” come possibilità di cambiamento.
“Giocare con l’azzardo rappresenta per molte persone un mondo parallelo, in alternativa e in contrapposizione al mondo reale e razionale della vita di tutti i giorni. Un mondo dove si può sfidare la sorte sperando in cambiamenti nella propria vita un po’ “magici”. È un altro modo per riempire i momenti di noia, di apparente “non senso”, di insoddisfazione, di solitudine. Si ricorre al gioco per eccitazione, sfoggio delle proprie abilità, intrattenimento, possibilità di vincere. Ma tutto questo porta, ultimamente sempre di più, a una crescente disperazione tra gli accaniti giocatori d’azzardo. I numeri delle persone affette da GAP sono sempre di più in crescita, per fare solamente un esempio nel 2011 ci sono state qui in Friuli ben 30 segnalazioni al Movimento in difesa del cittadino, da parte di famiglie disperate. Sono soprattutto i giovani e gli anziani soprattutto neo disoccupati che spendono i pochi euro a disposizione per investirli nella fortuna e poi devono ricorrere a debiti con le banche, andando così a infangare ancora di più la situazione che loro stessi si sono creati” sottolinea il Coordinatore regionale di Alleanza Italiana Tobias Fior.
l cambiamenti dipendono solo da noi, il cambiamento siamo tutti noi, ed è una nostra precisa responsabilità poterlo portare avanti, alleati, in Alleanza Italiana. L’intervista al consigliere regionale Ferone ai relatori e alla dottoressa Salvi sarà presentata al canale 17 di tele Free Friuli Venezia Giulia.
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