La mialgia, è un dolore intenso che può essere sordo, acuto o crampi forme, che compromette la mobilità e l’utilizzo di uno o più fasce muscolari. I distretti colpiti appaiono contratti e dolenti tanto da limitare i movimenti. Il dolore può insorgere improvvisamente (se è a seguito di un colpo di freddo), dopo uno sforzo eccessivo, una posizione posturale scorretta, a causa di un’ estensione, flessione o rotazione repentina, un trauma, o a causa di una patologia che compromette le fasce muscolari. Anche le sindromi influenzali e le dipendenze (alcool-droghe) possono arrecare dolore muscolare. Sebbene in caso di dolori muscolari, si tendano ad utilizzare indiscriminatamente farmaci sia per via sistemica che topica (antinfiammatori – antidolorifici – miorilassanti), spesso le cause di questi stati dolorosi non vengono risolti definitivamente, dando origine a fenomeni di recidive. Il miglior modo per trattare il dolore muscolare, se non colpito da lesione, è quello di decontrarre la muscolatura attraverso delle manipolazioni specifiche con tecniche di massoterapia miofasciale e gestione dei trigger point. In contemporanea è possibile agire sul dolore lenendo il sintomo attraverso l’utilizzo di apparecchiature antalgiche, impacchi terapeutici (freddi o caldi) a seconda della causa e l’utilizzo dei tape. In caso di lesione muscolare si utilizzerà come metodo elettivo il R.I.C.E, per poi protrarre l’azione terapeutica con massaggi, terapia antalgica e rieducazione. Un volta risolta la contrazione, sebbene per alcune ora la parte trattata duolerà, non solo il dolore scompare, ma il muscolo riprenderà a lavorare normalmente. Solo nel caso in cui il muscolo subisca dei traumi quali: stiramento e strappo muscolare, la massoterapia è controindicata. Mentre è indicato l’utilizzo della terapia antalgica. Spesso alle contratture muscolari sono associati disturbi tendinei, ipotonia, ipertrofia o mancanza di una corretta integrazione minerale-vitaminica. Proprio per escludere che la mialgia, sia provocata da condizioni sistemiche, in caso in cui le mialgie siano ripetute o dovessero comparire ulteriori sintomi (fascicolazioni, debolezza muscolare, febbre etc.) sarà bene valutare l’eventuale alterazione del CPK, la presenza della mioglobina nelle urine, la mobilizzazione di leucociti, l’accumulo di metaboliti (calcio) nelle cellule muscolari; presenze che potrebbero indirizzare verso una causa sistemica. E’ quindi sempre bene rivolgersi ad un terapeuta sia per verificare il grado di compromissione e la causa, che per poter scegliere la terapia più adatta.
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Disturbi e patologie che causano mialgia
Ogni disturbo va trattato con un protocollo specifico, anche attraverso un’azione multidisciplinare. E’ quindi bene indagare sempre, senza sottovalutarla, la causa del dolore muscolare. Soprattutto se si accompagna a sintomi diversi come petecchie, ecchimosi, episodi febbrili etc.
- → causa traumatica – lesioni muscolari dirette ed indirette –
- → attività contrattile intensa
- → colpi di freddo
- → squilibrio posturale
- → rabdomiolisi
- → ipertermia, ipotermia
- → disturbi metabolici
- → causa riflesso (origina a livello osseo e suoi distretti) distorsione, tendinopatie etc.
- → ipotiroidismo
- → malattie degenerative (artosi etc.)
- → malattie reumatiche (polimialgia reumatica, artriti ecc.)
- → malattie autoimmuni (miastenia gravis, lupus eritematoso sistemico, trichinosi, fibromialgia etc.)
- → malattie batteriche e virali (epatiti, AIDS, etc.)
- → disturbi psicosomatici (colite)
- → malattie genetiche (distrofie muscolari etc.)
- → miopatie indotte da farmaci miotossici
- → miopatie infiammatorie (dermatomiosite e polimiosite)
- → sindrome da astinenza da alcol
- → squilibri elettrolitici di sodio, potassio o calcio
Saper inquadrare il dolore muscolare può essere d’ aiuto sia nel diagnosticare anche in fase precoce, un’eventuale condizione patologica che nell’ individuare la terapia più adatta.
Dolori muscolari da attività fisica
I dolori muscolari sono spesso associati ad esercizi svolti in maniera scorretta, o all’ allenamento di fasce muscolari non abituate a lavori di contrazione e carico. Non sempre il dolore è indice di lesione. Il dolore durante un allenamento, per fornire il giusto grado di tensione e non trasformarsi in sovraccarico, deve arrivare non oltre la soglia ROM (range of motion); a meno che non si è atleti preparati e seguiti. Il giusto grado di dolore muscolare, durante l’allenamento, non equivale infatti a un danno muscolare. Il lavoro eccentrico muscolare, durante lo sforzo, provoca un’alterazione delle linee Z delle fasce muscolari modificando la struttura del muscolo. Ma se non si va oltre tale range, la modificazione muscolare è positiva e porta aumento della potenza e della massa del muscolo stesso. Quando i muscoli sono allenati, questo range di recupero si smaltisce poco dopo l’allenamento stesso. Dolore da sforzo – Si verifica durante una prova intensa che coinvolge uno o più muscoli. Come ad esempio una corsa. Le cause possono essere un accumulo di acido lattico (in soggetti mal allenati) o l’esaurimento delle scorte energetiche (se è generalizzato alle gambe). L’allenamento in questi casi, serve sia per migliorare la performance, che per migliorare le capacità di recupero.
Dolori muscolari da trauma
Le lesioni muscolari acute sono piuttosto frequenti in tutte le discipline sportive. In particolare più spesso sono interessati i muscoli ischio-crurali degli arti inferiori, in quanto si inseriscono sul bacino e sulla gamba, agendo di conseguenza sia sull’anca che sul ginocchio.Il danno muscolare può essere la conseguenza di un: – trauma diretto – trauma indiretto. La lesione muscolare diretta è determinata da un trauma con conseguente contusione, la lesione muscolare indiretta può provocare elongazioni, stiramenti e strappi muscolari. In questo caso il metodo elettivo da utilizzare è il R.I.C.E.
Trattamento dolori muscolari
Escludendo le mialgie date da lesioni sportive, che si trattano con il metodo R.I.C.E ossia riposo, ghiaccio, bendaggio, arto elevato, antidolorifici, antinfiammatori è possibile trattare la parte cono terapia antalgica e massaggi indicati per riassorbire l’eventuale edema, decontrarre, ripristinare la muscolatura, drenare le tossine formate dall’infiammazione, riallineare i tendini. In seguito è importante far ricorso alla riabilitazione muscolare (soprattutto se il danno è stato intenso) attraverso la rieducazione motoria.