La sindrome di Osgood-Schlatter è un osteocondrite giovanile benigna che da dolore al di sotto del ginocchio e si manifesta negli adolescenti in fase di crescita. Le osteocondriti e le osteocondrosi, sono un gruppo di patologie nelle quali si verifica un’ alterazione del normale processo di accrescimento cartilagineo ed osseo mediante alterazioni o infiammatorie o necrotico-degenerative che possono interessare diversi segmenti scheletrici a livello dei nuclei epifisari ed apofisari in accrescimento e a livello delle ossa brevi. Quelle giovanili sono dette primitive e sono patologie tipiche dell’età dell’accrescimento che tendono ad evolvere lentamente e spontaneamente verso la guarigione. Tuttavia in alcuni casi, quando la diagnosi non è tempestiva e il trattamento non è adeguato, le osteocondriti si cronicizzano trasformandosi in osteocondrosi, determinando deformità significative ed irreversibili. Proprio per ciò NON VANNO SOTTOVALUTATE.
Tipi di osteocondriti giovanili
Osteocondriti da carico
- Sindrome di Legg-Perthes-Calvé (LCPD) (necrosi avascolare mono-bilaterale della testa del femore);
- Sindrome di Scheuermann (colpisce le vertebre dorsali che si cuneizzano in una cifosi idiopatica giovanile);
Osteocondriti da trazione
- Sindrome di Osgood-Schlatter (apofisite tiabiale osteocondrite del ginocchio)
- Sindrome di Sever-Blanke (apofisite del tallone; patologia infiammatoria che colpisce il calcagno tipica dei giovani atleti);
- Sindrome di Sinding-Larsen-Johansson (necrosi asettica dei tendini che si inseriscono sulla rotula)
Osteocondriti da compressione e carico
- Sindrome di Kohler (osteocondrosi dello scafoide del tarso)
Fattori predispondenti
Si ritiene che alla base delle osteocondriti vi siano disturbi dell’irrorazione ematica in associazione a microtraumatismi ripetuti. Di fatto, sono maggiormente presenti in soggetti che svolgono dello sport o che sono sottoposti a carichi pesanti (zainetti) o di lavoro giovanile. Ma sono state proposte anche teorie ereditarie ed endocrinologiche. Il sesso maschile viene interessato con più frequenza.
Cause scatenanti
Nella sindrome di Osgood-Schlatter, oltre ai fattori predisponenti, ci sono fattori scatenanti che possono provocare la sindrome e rendere il dolore ingravescente, al punto di smettere ogni attività. La contrazione ripetitiva dei muscoli del quadricipite femorale, che si inseriscono sul tendine rotuleo, nel caso di atleti che fanno cambi improvvisi di direzione (calcio-pallacanestro-etc) o ginnaste, esercita una ripetuta trazione e sfregamento del tendine sull’ apofisi tibiale anteriore determinando sia l’infiammazione del tendine, che del liquido sinoviale che il rigonfiamento delle borsa sotto rotulea ed il conseguente dolore. L’errata ergonomia del gesto atletico, anomalie posturali (ginocchia valghe o vare, piede pronato o supinato o piatto), sono fattori che possono innescare la sindrome.
Sintomi
Dolore a livello del tubercolo tibiale (appena sotto al ginocchio) che si può presentare spesso e prominente. Il dolore è particolarmente acuto alla digito pressione sull’ apofisi tibiale. L’intensità del dolore è maggiore al termine dell’attività fisica, a scendere le scale e soprattutto in fase di estensione in controresistenza. La zona può essere calda, può essere presente gonfiore e ci può essere una limitazione articolare del ginocchio in flessione. A volte il dolore può irradiarsi verso la rotula e la tibia.
Diagnosi
La diagnosi è fondamentale e viene effettuata in prima analisi attraverso un esame obiettivo. Il dolore evocato alla pressione nella regione dell’apofisi tibiale anteriore e durante il movimento in estensione contro resistenza è indicativo alla presenza della sindrome, diagnosi che può venire confermata da una radiografia che potrebbe mostrare nella proiezione laterale un addensamento, ipertrofia e frammentazione del nucleo apofisario.
Trattamenti
Lo Studio Salvi, visto che il trattamento elettivo medico consigliato è il riposo assoluto da ogni attività anche per mesi, opera in tal senso con una serie di protocolli che possano permettere di velocizzare i tempi di recupero e i processi di guarigione anche evitando o limitando allo stretto necessario l’utilizzo di farmaci nella gestione del dolore. Il protocollo prevede l’utilizzo di:
Terapia fisica
- Crioultrasound
- Mesoterapia TD
- Laserterapia
- Ultrasuoni
Kinesiotape
Da utilizzare post trattamento come drenaggio è un ottimo ausilio in caso di dolore
Tutori al ginocchio
Nelle prime settimane è bene immobilizzare l’articolazione femoro-tibiale quando si cammina in modo da limitare la tensione sul tendine rotuleo
Massoterapia
Il massaggio ai tessuti muscolari profondi è un ottimo rimedio per ridurre la tensione muscolare che traziona il tendine rotuleo
Plantari e rieducazione ergonomica
Consigliati solo se sono presenti fattori di rischio per la OSD come:
- una sbagliata distribuzione del carico,
- errata ergonomia durante la corsa e il salto
- dolore innescato dai piedi piatti o da una dalle ginocchia in valgo
I plantari formthotics sono dispositivi personalizzati studiati dallo Studio Salvi che servono a supportare l’arco plantare, allineare le gambe e migliorare la biomeccanica quando stai in piedi, cammini, corri o salti. La visita posturale e l’analisi del cammino saranno fondamentali per determinare se ci sono cause posturali. In determinate circostanze, il Servizio Sanitario Nazionale copre le spese per i plantari personalizzati; in questo caso, è necessaria la prescrizione medica.
Esercizi
A parte l’immobilità consigliata nelle prime 72 ore di fase acuta, l’inattività non è mai una buona soluzione, quindi sarà necessario abbinare le terapie riabilitative a specifici esercizi mirati che verranno decisi dal terapista in base alla sintomatologia e alle necessità del/la ragazzo/zza.
Consigli ed avvertenze
Sottovalutare il dolore al ginocchio dei bambini o ragazzi, non è mai una scelta corretta. Perchè una sindrome di per sè benigna e risolvibile in poco tempo, potrebbe evolversi in uno stato cronico e degenerativo. Inoltre se al dolore al ginocchio è associata febbre, blocco dell’articolazione o notevole instabilità è bene rivolgersi immediatamente al proprio medico. A domicilio i pazienti possono continuare a curarsi evitando soprattutto nelle prime settimane le attività che provocano dolore.