Il dolore articolare è una risposta fisiopatologica derivata da diversi processi morbosi, locali o sistemici, a carico delle articolazioni e loro distretti. Il dolore è un segnale sensoriale importante e da non sottovalutare, poichè evidenzia una sofferenza dovuta ad un danno tissutale, in atto o potenziale. La sua immediata gestione, non solo può rilevare la causa che ha messo in sofferenza l’apparato che lo ha provocato, ma può migliorare la qualità di vita della persona che lo sta subendo. Soprattutto se cronico. Il dolore si esprime in diverse modalità. Può risultare trafittivo, crampiforme, tirante, bruciante, pruriginoso, migrante, sordo, compressivo. Dal punto di vista della durata temporale, il dolore è classificabile come:
- Acuto: è nocicettivo di breve durata in cui solitamente il rapporto di causa/effetto è evidente;
- Cronico: derivato da patologie croniche o degenerative è associato a profonde modificazioni della personalità e dello stile di vita del paziente;
- Recidivo: derivato da cause temporanee e fisiologiche (cefalee, dolori mestruali etc.);
- Intermittente: avvertito in orari diversi ed intensità diverse;
- Persistente: la permanenza dello stimolo nocicettivo evidenzia spesso una causa cronica;
- Transitorio: compare a causa di uno stimolo e scompare con la cessazione dello stimolo;
Il dolore articolare e muscolo-scheletrico, può essere suddiviso in
- Dolore nocicettivo → (somatico o viscerale) è un processo doloroso avvertito dalle terminazioni nervose periferiche (nocicettori) determinato ad esempio da: trauma, ustione, puntura etc;
- Dolore infiammatorio → dato da infiammazioni nei distretti determinate da traumi o malattie come nella gotta o artrite reumatoide;
- Dolore funzionale → in seguito disturbi posturali, abitudini errate (sedentarietà, iperattività muscolare) lavori logoranti dei distretti colpiti;
- Dolore riferito → o riflesso, dolore che viene proiettato a distanza rispetto alla zona in cui origina lo stimolo doloroso: Es: dolore alla gamba nel corso di una fuoriuscita dell’ernia lombare. L’area dove è situata la causa trasmette o irradia il dolore nelle aree di sua competenza;
- Dolore idiopatico → o psicogeno è un tipo di dolore senza una causa organica primaria evidente. Spesso è associato a disfunzioni psicosomatiche;
- Dolore neuropatico → è un dolore cronico provocato da un danno diretto ad una terminazione nervosa es: (sciatalgia) dovuta alla compromissione del nervo sciatico in una delle sezioni di provenienza (L4, L5, S1, S2, S3) o da patologie del rachide, ernia, stenosi, sindrome piriforme, etc. Rispetto ad altre forme dolorose, il dolore neuropatico può degenerare diventando fantasma. In questo caso un danno, spesso irreversibile, colpisce il sistema di percezione del dolore che continua a trasmettere segnali dolorosi anche se la causa viene eliminata;
I diversi tipi di dolori, possono indirizzare verso un anamnesi piuttosto che un altra. Infatti il medico, già dalla sua espressione, può ipotizzare una diagnosi proponendo una serie di controlli mirati. E’ quindi importante saper dire che tipo di sensazione fisica ci da il dolore, come si manifesta e quando nella giornata, classificando tempestivamente il dolore per poter favorire una corretta diagnosi e terapia mirata.
Altre componenti oltre al dolore
Il dolore può essere accompagnato da:
- → formicolii
- → fascicolazioni
- → crampi
- → sensazione di bruciore
- → difficoltà nei movimenti o impedimento del movimento
- → intorpidimento
- → perdita della forza muscolare
- → calore
- → rossore
- → gonfiore
- → in caso di danno sistemico, batterico o virale si accompagna da (nausea, febbre, vertigini etc.) a seconda del distretto colpito e della causa
In questo caso è possibile indirizzare l’ anamnesi in base ai sintomi associati. Non sempre il dolore può essere accompagnato da segni esterni che potrebbero evidenziarne la causa. In questo caso è bene valutare se la persona ha subito un trauma, forzato una posizione, esposto la zona ad una corrente fredda. E’ utile sottolineare come più tipi di dolore possono essere attivi contemporaneamente in un processo patologico. Per la persona che soffre di dolore articolare, è quindi fondamentale la diagnosi tempestiva e l’utilizzo di terapie mirate sia nella gestione del dolore, che nel trattamento della causa che ha determinato la sua comparsa.
Terapia e gestione del dolore
Nella diagnosi e terapia delle cervicalgie e delle lombalgie croniche, una valutazione accurata della colonna vertebrale, oltre ad una attenta analisi delle patologie vertebrali e del disco intervertebrale, deve anche comprendere uno studio clinico approfondito della componente miofasciale (muscoli e loro tendini) per poter approntare una terapia che si basi su proposte fisioterapiche e massoterapiche. E’ proprio mirando la massoterapia nel trattamento della componente miofasciale, che il dolore lombare e cervicale ed in particolare il dolore infiammatorio e funzionale, che si può gestire e risolvere la sintomatologia dolorosa in breve tempo. Nel caso in cui il dolore avesse un origine sistemica (artriti croniche, artrosi, degenerazione del tessuto osseo, fibromialgia, polimialgia, malattie reumatiche etc.) sarà necessario integrare una cura sistemica appropriata.
Dolore articolare cronico
Il dolore articolare o muscolo scheletrico cronico presente nelle malattie degenerative, neurologiche, oncologiche, specie nelle fasi avanzate della malattia, assume caratteristiche di dolore globale e fortemente invalidante che influenza sia la vita della persona affetta che della famiglia. Proprio per ciò, la prima funzione che deve avere un terapeuta, specie nelle fasi avanzate di una malattia, è di lenire ogni forma dolorosa con i mezzi ritenuti più opportuni. La terapia del dolore può essere locale (elettrostimolazione antalgica e analgesica) – massoterapia, o sistemica (antidolorifici). Rimane dunque fondamentale non limitarsi a fare una diagnosi, che a volte è lunga, ma migliorare in ogni modo la qualità di vita del paziente al di la della patologia o disfunzione che l’ha provocato.
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ATTENZIONE: Per le terapie manuali si utilizzano prodotti naturali ricchi di fitocomplessi con (INCI) verde. La dottoressa non è un medico. I servizi di benessere sono da intendersi come integrazione e supporto. Indicati nei disturbi cronici – nella senilità – in gravidanza o menopausa – per sport/agonismo – manager stressati – a tutti coloro che vogliono migliorare il proprio stato di benessere. Per poter agire in modo efficace e completo è fatto richiesta di far visionare al vostro medico di fiducia o specialista il programma scelto, affinché non vada ad interferire o inficiare eventuali terapie medico-farmacologiche in corso.
DOMUS SALUTIS: La dr.ssa Salvi è convenzionata con l’ass Domus Salutis. Se si iscriverà all’associazione avrà diritto alle agevolazioni sui prezzi dei trattamenti ad un costo inferiore a quelli dell’ASL – I costi delle terapie antalgiche sono detraibili –