L’incidenza di questo genere di distorsione, che troviamo soprattutto nei runner, sciatori, rugbisti, calciatori, giocatori di hokey, sport da contatto e salto, è l’11% delle distorsioni di caviglia. La meccanica distorsiva comprende i movimenti di eversione accompagnata da iper-dorsiflessione con carico assiale e successiva pronazione. La caratteristica principale di questo genere di trauma distorsivo rispetto alle distorsione classiche di caviglia, prevede un carico assiale, il coinvolgimento dei legamenti della sindesmosi e del legamento deltoideo, della caviglia interna. (Molinari 2009).
Anamnesi: meccanismo del trauma dolore localizzato nei legamenti AITFL PITFL(legamento tibio fibulare inferiore anteriore e inferiore posteriore), a volte con coinvolgimento del legamento deltoideo con possibili complicazioni di tendiniti del tibiale anteriore e posteriore.
Sintomatologia: si evidenzia con dolore al malleolo mediale (interno alla caviglia) anche alla palpazione del legamento deltoideo nei movimenti di rotazione esterna del piede, dorsiflessione dolorosa, deambulazione dolorosa nella fase di avanzamento della tibia appoggio del carico e preparazione allo swing (Lin 2006, Mulligan 2011)
Esame clinico: non c’è un significativo edema, compare una Tenderness (tenerezza e lassità) del legamento AITFL, il ROM in flessione dorsale e plantare appare vuoto e doloroso.
Test clinici: External-rotation test, Squeeze test, Crossed-leg test, Heel thump test, One-legged hop test, Manual stability tests con criterio di positività: il DOLORE (Beumer 2003)
Misure di outcomes: scala FAAD, camminare 10 m senza dolore, ritorno all’ allenamento e alla competizione sportiva
Trattamento chirurgico: syndesmotic screw indicato per: dislocamento laterale del perone, eccessiva apertura del mortaio, rottura del legamento Deltoideo, fratture bratte malleolari
Trattamento conservativo: P.ol.i.c.e, Terapia fisica (laser, crioterapia), Mobilizzazione (tecniche I°-II°),(Lin 2006, Mulligan 2011) in 2ª FASE (tecniche III°-IV°). Allungamento, propriocettività, rinforzo muscolare selettivo con rinforzo supinatori e flessori plantari (tibiale, perone, gastrocnemio) e medio e grande gluteo (Bullock-Saxton 1994, Beckman & Buchanan 1995)
Prognosi: dipende dal grado distorsivo dalle 6 settimane per lesione di I° alle 12 settimane se di III°. Valutazione del possibile impingment della frangia.
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Bibliografia: Alonso A, Khoury L, Adams R. Clinical tests for ankle syndesmosis injury: reliability and prediction of return to function. J Orthop Sports Phys Ther.1998 Apr;27(4):Beumer A, van Hemert WL, Swierstra BA, Jasper LE, Belkoff SM. A biomechanical evaluation of clinical stress tests for syndesmotic ankle instability. Foot Ankle Int 2003 Apr;24(4):Brown KW, Morrison WB, Schweitzer ME, Parellada JA, Nothnagel H. MRI findings associated with distal tibiofibular syndesmosis injury. AJR Am J Roentgenol.2004 Jan;182(1):131-6.Hermans JJ, Beumer A, de Jong TA, Kleinrensink GJ. Anatomy of the distal tibiofibular syndesmosis in adults: a pictorial essay with a multimodality approach. J Anat Dec;217(6):Jones MH, Amendola A. Syndesmosis sprains of the ankle: a systematic review. Clin Orthop Relat Res Feb;455: Review.Lin CF, Gross ML, Weinhold P. Ankle syndesmosis injuries: anatomy, biomechanics, mechanism of injury, and clinical guidelines for diagnosis and intervention. J Orthop Sports Phys Ther Jun;36(6):Mansour R, Jibri Z, Kamath S, Mukeriee K, Ostlere S. Persistent ankle pain following a sprain: a review of imaging. Emerg Radiol Jun;18(3):Molinari A, Stolley M, Amendola A. High ankle sprains (syndesmotic) in athletes: diagnostic challenges and review of the literature. Iowa Orthop J. 2009;29:130-8Mulligan EP. Evaluation and management of ankle syndesmosis injuries. Phys Ther Sport May;12(2):57-69.Oae K, Takao M, Naito K, Uchio Y, Kono T, Ishida J, Ochi M. Injury of the tibiofibular syndesmosis: value of MR imaging for diagnosis. Radiology Apr;227(1):