La cefalea cervicogenica è un mal di testa cronico spesso ciclico, riconducibile a sofferenze muscolari od articolari che colpiscono le strutture riflesse, ancorate e prodotte da C0 a C3. La cefalea cervicogenica è caratterizzata da una cefalea che dal collo si espande nell’area oculo-fronto-temporale che inizia al mattino oppure presente se si lavora in posizioni mantenute nel tempo (es. al computer), o con braccia alzate o facendo lavori di minuteria. A questa cefalea possono essere associati ronzii, vertigini, nausea ed altri sintomi vaso vagali o neurologici da considerare e verificare durante l’anamnesi.
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Sintomi
- gli episodi di cefalea iniziano con rigidità al collo con una ridotta capacità di movimento del rachide cervicale (in estensione – “guardare all’insù” – e rotazione)
- dolore di tipo oppressivo o costrizione alla testa
- nevralgia occipitale, con dolore alla palpazione alla base delle ossa del cranio
- tendinite o sprain del legamento sovravertebrale, con dolore alla palpazione del legamento sovraspinoso vertebrale
- dolore alla palpazione delle articolazioni tra l’occipite e l’atlante e tra l’atlante e l’epistrofeo
- debolezza e scarsa coordinazione nonchè resistenza dei muscoli profondi anteriori del collo
- contrattura del piccolo pettorale
- iperattività dei muscoli flessori superficiali in particolare SCOM e scaleni
- trigger point neuro mediati
I pazienti con cefalea cervicogenica presentano spesso un’alterata postura del collo, della testa, o della chiusura mandibolare a volte a causa di compensi dati da problematiche posturali agli arti inferiori o aderenze cicatriziali; presentano una ridotta mobilità cervicale, aumentata rigidità e paura del movimento (kinesifobia) specialmente nei primi segmenti vertebrali. Spesso evitano di fare dei movimenti perchè essi scatenano il dolore. Durante l’anamnesi possono essere reperiti dei trigger point neuromediati nella muscolatura suboccipitale, cervicale, temporo mandibolare, della teca cranica e delle spalle, che una volta stimolati, provocano il dolore del paziente.
Trattamento
Numerosi studi hanno dimostrato che il trattamento manuale con Tecniche Specifiche ideate dalla Dottressa Salvi che lavora sui muscoli in 3D riduce in modo statisticamente significativo la frequenza, la durata e l’intensità degli attacchi in 7 settimane fino a 12 mesi, con miglioramenti dal 70% fino alla risoluzione completa 100% e una riduzione nell’ utilizzo degli antidolorifici al 98%. A questi lo Studio Salvi associa l’utilizzo di integratori specifici, auricolo-terapia, terapie fisiche o il confezionamento di plantari od ortesi su misura a seconda delle cause che sono alla base della cefalea cervicogenica. Con una riduzione dei sintomi aumentata del 4% rispetto alle statistiche.
La lunga lista delle cause di cefalea dimostra quanto sia complessa la diagnosi differenziale di un “mal di testa” e quanto sia importante indagare approfonditamente ogni settore prima di stabilire la diagnosi e la conseguente terapia.