Quando vi scrivo di benessere, non vi scrivo solo della capacità di adottare uno stile di vita che renda la propria esistenza più serena possibile. Attraverso il mantenimento o raggiungimento della salute, la realizzazione personale, affettiva o professionale. Ma significa essere consci che ogni nostra azione produce delle conseguenze. E le scienze sociologiche in ciò ci vengono in soccorso. Il valore della sociologia, non risiede tanto nell’ intrinseca capacità di analizzare i fenomeni della società umana indagando le cause e gli effetti prodotti, ma di proporre alle persone, la possibilità di ragionare sulla modalità in cui gestiscono la propria vita. Noi, non viviamo in una sfera di cristallo lontani da tutti, ma le nostre scelte e le nostre azioni, condizionano e sono condizionate dalle scelte e dalle azioni altrui. Vivere in contatto con altri uomini influenza la nostra vita. E spesso la nostra stessa vita potrebbe essere influenzata dalla loro scelte o azioni, benché noi non ne siamo affatto responsabili.
Proprio per un motivo conservativo è necessario che l’individuo e la società in genere, imparino a ragionare sulle conseguenze delle proprie scelte ed azioni, ancor prima che si pongano. Come l’azione preventiva e addirittura predittiva di una patologia, potrebbe impedire all’uomo di ammalarsi, l’utilizzo del ragionamento e della previsione potrebbe impedire il susseguirsi di tragiche conseguenze. Che non pagano solo coloro che le hanno decise, ma tutti gli individui che ne sono entrati in contatto. Se l’essere umano avesse la capacità di usare i principi dettati da questa scienza umana, per predire, prevenire e basare le proprie azioni, potrebbe evitare di essere governato o di governare situazioni, che coinvolgono terze persone nelle proprie scelte personali. Le scienze sociologiche, vanno quindi in soccorso non solo dell’individuo, ma dell’intera società che è condizionata da scelte personali che grazie alle relazioni intessute influenzano il collettivo. Non a caso, i più grandi guru della comunicazione assertiva o della leadership,come prima regola insegnano a saper VALUTARE LE CONSEGUENZE DELLE PROPRIE SCELTE E DEL PROPRIO OPERATO PERCHE’ ESSE CONDIZIONANO IL LAVORO DI SQUADRA. Ma prima ancora di imparare l’arte della guerra, (ossia a sapere vivere e sopravvivere) è necessario imparare ad avere coraggio.
Cosa ci può insegnare oggi la sociologia?
Ad imparare ad avere coraggio. Senza coraggio non è possibile vivere una vita realizzata, serena e di valore. Insomma, senza coraggio non è possibile portare avanti un progetto propositivo, costruire una famiglia solida e unita, consolidare e accrescere la propria personalità. Scappare dinnanzi alle proprie paure è grave quanto non ammettere i propri limiti. Perché LA VIGLIACCHERIA è il retro della medaglia DELLA PRESUNZIONE. Entrambi condizioni limitanti ed autodistruttive. Per sé e per chi ci sta attorno. Ma di che genere di coraggio si tratta? Avere coraggio, non significa essere temerari. Accettare i rischi di una determinata azione, agire in situazioni di pericolo. Il CORAGGIO esige la capacità di affrontare le conseguenze sia delle proprie scelte che delle proprie azioni. La sfida per chi non vuole cavalcare le mode ma contribuire a migliorare la propria vita personale, aziendale e familiare, contribuendo a creare una cultura organizzativa e sociale di valore, diventa quella di trovare delle soluzioni efficaci. E le soluzioni partono dall’adozione di atteggiamenti costruttivi e responsabili. Aristotele, diceva che il coraggio è la prima delle virtù perché rende possibili tutte le altre. Sapendo andare oltre alle proprie paure, ammettendo di avere dei limiti avendo la consapevolezza che dobbiamo superarli. Per il nostro bene e per quello della società con la quale ci interfacciamo.
IL CORAGGIO DI ASSUMERSI LA RESPONSABILITA’ è la capacità di saper affrontare le conseguenze delle proprie scelte e delle proprie azioni. Rispondendo in prima persona senza lasciarsi trascinare dagli eventi per paura, per interesse o per necessità. Questo tipo di coraggio richiede forza, fiducia e centratura personale. Oltre ad un indubbio valore etico-morale che risiede nel non voler addebitare ad altri le proprie responsabilità.
Ma perché le persone dovrebbero assumersi la responsabilità per un azione sulla quale è possibile avere perso il controllo? Perché anche se le motivazioni di una scelta, a volte vengono deteriorate dalle circostanze, siamo comunque consapevoli che ne siamo stati gli artefici. Accettando quindi che si evidenziano anche le possibili eventualità avverse.
IL CORAGGIO DI ASSUMERSI LA RESPONSABILITA’ DELLE PROPRIE AZIONI, affonda le sue radici nel desiderio di incidere in maniera positiva e propositiva nel mondo e nella consapevolezza che il proprio contributo non debba essere pagato da altri.
- portare a termine un progetto al quale si è aderito anche quando l’entusiasmo iniziale è scomparso
- prendere in carico le conseguenze della propria condotta
- sapere ammettere i propri limiti
- sapere ammettere le proprie responsabilità
- saper affrontare per le conseguenze delle proprie azioni
- proteggere il progetto a cui si è partecipato senza svenderlo per evitare di assumersene la responsabilità
Sono i principi sui quali si fonda il coraggio. Certo ci sono situazioni in cui sembrerebbe necessario o comodo, fare venir meno questi primordi. Quando ad esempio accettare di pagare la responsabilità delle proprie azioni ha un costo troppo alto; quando si ha timore di perdere la stima di chi ci sta intorno; quando si ha timore di essere riconosciuti come fallibili; quando si ha timore di perdere la leadership; quando si ha timore di perdere credibilità; oppure per presunzione o vigliaccheria.
Ma in questo caso, vige la regola delle conseguenze. ADDEBITARE AD ALTRI LE PROPRIE SCELTE ED AZIONI, e quindi la propria responsabilità, scatena una serie di azioni che normalmente producono l’effetto contrario. Quindi: Assumere il coraggio delle proprie azioni, fa di noi delle persone miglior? SI. Anche se ciò potrebbe creare conseguenze difficili da gestire. Perché benché non sia affatto facile sapersi assumere le responsabilità delle proprie azioni è necessario portare avanti le proprie scelte con dignità, perché questo fa di noi delle persone migliori.
IL CONSIGLIO DI OGGI: Essere uomini del fare comporta responsabilità. Ragionate sul fatto che…. ogni vostra scelta e conseguente azione, dal momento in cui viene messa in pratica, comporta delle conseguenze condizionando e coinvolgendo altre persone. Imparare ad assumersi la responsabilità delle proprie scelte ed azioni, significa affrontare le conseguenze evitando di addebitarle ad altri. Perché chi è vile nel nell’esimersi da ciò, spesso si rischia di perdere tutto. Dottoressa Salvi
Se volete porre un quesito scrivete o mandate un video-messaggio
[contact-form-7 id=”5″ title=”Posta del cuore”]
Marco Leso dice
Cercavo un significato più ampio dell’affermazione ” e sono approdato al suo articolo.
Un concetto in apparenza scontato ma dalle sfaccettature non così ovvie.
Ho letto con grande interesse il suo scritto, limpido, comprensibile e “responsabilizzante”.
La ringrazio molto.
Complimenti