A volte bisogna sapersi mettere in gioco per capire, conoscere e argomentare, non basta sapere. La grammatica è importante come base per poter percorrere un proficuo cammino, ma è vana senza la pratica. Oggi rispondo ad una persona qualunque, che non ha inclinazioni di sottomissione o dominazione, ma semplicemente curiosa di capire e conoscere. Ho deciso di pubblicare questa risposta perché ritengo che molte persone, pur non essendo inclini al bdsm possano farsi le medesime domande. Ma rimane il fatto che per poter capire seriamente i meccanismi antropologici, culturali, erotici e sociali del bdsm, bisogna sapersi mettere in gioco…La mera curiosità del sapere, non porta ad una conoscenza, ma ad una semplice visione parziale e superficiale di un universo variegato e ricco di sfaccettature, che non potrebbero essere conosciute de profundis, se non provate sulla propria pelle. L’esperienza è l’unico strumento atto per poterlo fare, ma siete disposti a farlo?
“……Così semplicemente…sa bene che non è per nulla semplice ma ne ha diritto, l’ importuno sono io, l’ ho cercata e poi mi piace l’ insistenza di chi prova ad andare oltre, di chi non si accontenta. Così semplicemente dico che non ho mai avvertito lo stimolo di comunicare anonimamente. Con Lei è possibile perchè mi ha offerto gratuitamente la Sua conoscenza permettendomi di leggerLa e un poco alla volta qualcosa si è mosso. Pongo il mio tentativo di spiegazioni sul piano di una razionale conoscenza personale, per ora non me la sento di spingermi oltre citando esempi particolari dedotti dalle sue riflessioni, mi capirà. Ammetto che quanto leggo è per me sconosciuto e lontano ma non sconvolgente. Sono già al primo intoppo: come è possibile per me conoscere e dare una descrizione di quanto mi è sconosciuto. Le sue ricerche mi mostrano una insuperabile difficoltà di indagine, poichè mi si presenta il problema della dimostrabilità delle ipotesi. Da dove partire mi è veramente difficile mancandomi il contraddittorio, parto dal metodo o dalla teoria? Mi soccorre Karl Popper che ribadiva il concetto per il quale una teoria è valida se essa può venire non solo provata ma anche falsificata, importante è che parta da premesse che non siano illogiche, errate o assurde. Quando Lei descrive sedute con minuzia di particolari che rasentano la precisione di una analisi eseguita in laboratorio, si basa su una teoria/e oppure il trattamento come lo vogliamo chiamare si pone nella sua evidenza sviluppandosi sulle basi dell’ empirismo e quindi della sua professionalità indiscussa, come mi pare talvolta di capire. Sigmund Freud aveva affrontato il problema della dimostrabilità delle sue teorie sulla psiche, quando inizialmente i suoi colleghi medici lo avevano accusato di inventarsi l’ inesistente perchè la mente non si vede, non è organica eppure esiste. Ci sono voluti cento anni per accettare l’ idea che la dimostrabilità di qualcosa che non è materiale si può dare attraverso gli effetti prodotti dal suo esistere o nel caso della mente ricostruendo le cause a monte dei sintomi che si palesano. Le sessioni che descrive in modo crudo perchè sincero, possono essere considerate permetta l’ ossimoro patologie organizzatrici d’ equilibrio? E sono latenti in chiunque con maggiore o minore predisposizione genetico-ambientale? Io stesso che in premessa dicevo d’ essere lontano avverto questa esigenza di parlare dopo avere letto le sue parole. Non ho conclusioni non le vedo Così semplicemente buon fine settimana”…
“Chi è l’importuno? Ciò che è importuno è solo ciò che non c’entra nulla con una data situazione. L’importuno si diverte a instillare sarcasmo e smazzare confusamente critiche colpendo a spizzichi e bocconi qua e là, senza ragion veduta nella quale nemmeno lui in fondo sa dove vuole arrivare.L’importuno è noioso, prevedibile, fallace ed infondo ciò che cerca è semplicemente una qualsiasi reazione che lo possa giustificare nel continuare a perpetrare nell’importunare. L’importuno non ha tecnica, non ha verbo o grammatica, non ha costruzione o logica alcuna. Si limita semplicemente a cercare disperatamente appigli, buttando esche diverse in una mare di pesci aspettando che forse qualcosa abbocchi per poi urlare “Avete visto? Ne avevo ragione ad importunare, un pesce dopo tutto ha abboccato”. L’importuno si diverte a stuzzicare con messaggi che nulla hanno a che vedere con un reale interesse od obbiettivo. L’importuno è sempre colui o colei che non sa nemmeno chi o cosa sta importunando. Non giudica importante quello, ma giudica divertente il risultato. L’ importuno in una marea di folle diverse, vite diverse, punta il dito a casaccio che cade sbadatamente su qualcuno che pur non conoscendo decide di importunare. E’ più forte di lui, l’importuno vive per importunare. E troppo occupato a godere nel cercare di provocare falli altrui, si dimentica delle sue evidenti voragini. Non ritengo sino ad ora che tu appartenga a questo genere, tra le altre cose molto diffuso, di semplicismo umano da quattro soldi. Detto ciò, ti faccio presente sottilmente che ciò che ora chiedi è molti gradini in là rispetto alla normale curiosità umana. Ciò che chiedi è profondo, radicale. Chiedi di conoscere il cardine di equilibri assai complessi. Certamente questo dimostra innanzitutto la tua grande capacità di andare oltre le mere apparenze, al packagin ben infiocchettato di mero strato materialistico relativista. Ciò che chiedi è di capire la logiche fondamentali di complessi che ora sono ben esposti in vetrina, sul blog, in modo diretto e semplicistico, per poter essere meglio recepiti da quest’epoca, anche se essi stessi per loro natura sono supportati da anni di esperienze e cultura. Ciò denota che sei una persona con un profilo intellettivo molto sopraffine e non comune oserei dire di qualità, dispetto alla massa povera intellettualmente di oggi, e una persona curiosa del conoscere più che del sapere. Vuoi conoscere? Potrei risponderti. E le riposte che potrei darti stupirebbero i tuoi stessi dubbi, che se conoscessero la pratica al di la della teoria, diverrebbero certezze. Così, semplicemente, nonostante ora tu creda non sia così. E sono risposte certe e dimostrabili, anche se sondano come hai scritto tu, ciò che sondabile non sembrerebbe possibile che sia. Ossia la mente, l’emozioni, l’inconscio, il carattere, le attitudini e l’anima umana. Ancor prima di me, i precursori di questa pratica chiara e fisica che analizzava in modo reale, ciò che molti ritenevano essere criptico, ma che in realtà per sua stessa natura non è, ritenendola spesso erroneamente pura teoria insondabile o magia sarcastica immonda, tu li hai perfettamente citati. La storia ne è piena, di nomi, persone e identità non riconosciute e violate nel loro stesso genio. Molti ricercatori, tutt’oggi vengono tenuti a digiuno da strutture e sponsorizzazioni che potrebbero portarli nelle condizioni di cambiare nettamente in alcune sfere l’intera umanità. Essi stessi, presi sotto gamba da un bigottismo scientifico e interessato, non verranno mai presi in considerazione se non dopo la loro estinzione. Scienziati, inventori, scrittori, artisti, teologi, tutti geni incompresi che prima del mondo hanno capito le logiche che lo muoveva, non capiti sono stati spesso derisi, umiliati, giudicati reietti. Ma loro coraggiosi hanno continuato la loro opera di divulgazione. Poi il tempo gli ha dato ragione. Già il tempo…Ma è proprio grazie alla loro temerarietà con la quale hanno continuato a sondare e perpetrare ciò che loro intuivano essere giusto dispetto alla massa, seppur in campi diversi, che il mondo ha potuto beneficiare di tali ipotesi divenute nel frattempo tesi, che dallo stesso tempo prima furono giudicate bislacche o eretiche .Tu, con la tua sete di conoscenza e non di semplice sapere, sei già oltre la massa. Rallegrati di questo, e continua curioso ad indagare a sondare, ma per poter capire il teorema di Pitagora, se veramente lo vuoi capire e fare tuo, bisogna sempre iniziare dalla prima elementare mantenendo sì la mente viva e lucida, ma consolidando le proprie attitudini attraverso la conoscenza delle basi di tale sapere. Possedere gli strumenti intellettivi, pratici e teorici, per poter capire le logiche di ciò che scrivo e che vivo, è la base di ogni proficua e seria conoscenza. La curiosità desta interesse, ma limita la ricerca dell’essenza viva. per possedere quella bisogna fare un passo indietro ed entrare silenziosamente come studenti consapevoli di imparare camminando passo a passo vicino a me, e facendo esperienza di ciò che si potrei dirti, ma che risulterebbe essere aria fritta, senza l’opportuna esperienza..Se non viviamo da formiche, come potremmo capire in fondo la loro essenza?”… Dottoressa Salvi
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